FERRARI GT versione speciale Shooting Breake – (1968)

Ferrari GT Shooting Breake

Ferrari GT versione speciale Shooting Breake

Correva l’anno 1968 e l’idea di creare non tanto una Ferrari wagon, quanto una più sportiveggiante “shooting Breake”, definizione inglese che in precedenza si era adattata a meraviglia persino ad alcune Aston Martin fuoriserie, venne fuori a Chinettii figlio del mitico fondatore della Nart. Rivoltosi all’artista Bob Peak, che disegna il concept sulla base di una Ferrari GT, Chinetti si affida poi ai battilastra di Vignale, che traducono in realtà il bozzetto

Ferrari GT Shooting Breake
Ferrari GT Shooting Breake
Ferrari GT Shooting Breake – Vista completa

Ne esce una vettura assai strana, con la parte posteriore del padiglione applicata quasi fosse il tettuccio di un pickup. Anche la colorazione è vistosa: verde metallizzato con tetto e “hardtop” posteriore in oro. Dopo l’esposizione al Salone di Torino del 1967, l’auto arriva nelle mani di Chinetti, che la tiene dieci anni, poi la vende a un cliente.

Ferrari GT Shooting Breake

Negli nani Novanta viene acquistata dal collezionista francese Paturau che la espone a vari concorsi. Nel 2008 viene venduta all’asta per mezzo milione di euro ed infine arriva tra le mani di uno degli odierni ferraristi più accaniti:

il cantante Jay Kay del Jamiroquai possessore di altre Ferrari a tiratura limitata. Sembra però che non sia rimasto molto soddisfatto infatti, dopo averne cambiato il colore in bronzo metallizzato monocolore l’ha rimessa in vendita alla rispettabile cifra di 874.000 dollari. b0375

Ferrari GT Shooting Breake
Dopo l’ulitmo restauro nel colore bronzo metallizzato

Articolo in collaborazione con : http://curiosando708090.altervista.org

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