Lorenzo Bandini (Barca, 21 dicembre 1935 – Monte Carlo, 10 maggio 1967) è stato un pilota automobilistico italiano.
Passione infinita ….
Lorenzo Bandini (Barca, 21 dicembre 1935 – Monte Carlo, 10 maggio 1967) è stato un pilota automobilistico italiano.
…. Poi, all’82º giro si consumò la tragedia: Bandini giunse alla chicane del porto a velocità nettamente superiore a quella di solito tenuta dai piloti in quel punto e la sua Ferrari, dopo aver colpito una bitta di ormeggio delle navi, decollò e ricadde pesantemente a terra, capovolgendosi e prendendo fuoco. Le fiamme furono alimentate dalle balle di fieno poste a bordo pista. I soccorsi non intervennero tempestivamente, anche perché si pensava che il pilota fosse stato sbalzato fuori dalla vettura e fosse finito in acqua, com’era successo ad Alberto Ascari nel 1955.
Solamente quando l’incendio venne domato e l’auto fu raddrizzata, tre minuti e mezzo dopo l’impatto, si scoprì la terribile realtà: il pilota, ormai privo di sensi, era ancora all’interno della Ferrari. Bandini venne trasportato al nosocomio di Monaco in condizioni critiche, con una profonda ferita alla milza e ustioni su oltre il 60% del corpo.Purtroppo ogni tentativo dei medici di salvargli la vita risultò vano e Lorenzo Bandini si spense, dopo settanta ore di agonia, il 10 maggio 1967.
Le indagini, aperte dopo l’incidente, fecero chiarezza sulle cause. Senz’altro la prima fu la stanchezza di Bandini, la cui vettura fu trovata in quinta marcia, anziché in terza (come avrebbe dovuto essere nel punto dell’incidente).
Ma pure un insieme di altri fattori avevano contribuito a rendere più drammatica una vicenda che forse poteva concludersi meno tragicamente: pesanti accuse sono lanciate in proposito contro la sicurezza dell’autodromo monegasco, specie a causa della presenza sul tracciato di lamiere metalliche e bitte per l’ormeggio (pericolosissime se colpite a quelle velocità dalle monoposto da corsa), nonché di balle di fieno per attutire gli impatti (ma anche le prime ad incendiarsi).
In più i soccorritori non indossavano tute antincendio e i primi estintori a loro disposizione erano di scarsa capacità: in tal modo essi non si erano potuti avvicinare a distanza sufficiente per spegnere le fiamme all’auto di Bandini, né erano riusciti a domare il rogo tempestivamente.
La morte di Bandini, amatissimo dagli appassionati di Formula 1 del tempo e dagli italiani tifosi della Ferrari, lasciò un grande vuoto nel mondo automobilistico.
Dopo il funerale celebrato a Reggiolo il 13 maggio 1967, cui partecipano centomila persone, la salma viene tumulata nel Cimitero di Lambrate.
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