ASPES NAVAHO 50 – (1971/1980) – Italia

Aspes Navaho 50

Aspes Navaho

L’ Aspes Navaho, presentato al Salone di Milano del 1971, era disponibile con il motore Minarelli P6 a 6 marce con il P4 a 4 marce. Il prezzo alto, ben Lire 245.000 (P6) e Lire 235.000 (P4), era giustificato dalle soluzioni tecniche e stilistiche, con i parafanghi ed il serbatoio in fibra di vetro offerti in vari colori metallizzati.

Il serbatatoio ha capacità modesta, poco meno di 3 litri, sufficienti su un campo da Cross ma non per la Regolarità. Il manubrio , molto largo, ma non anatomico, ed i comandi manuali sono di buona qualità, con qualche appunto per le manopole, dure, e per il comando del gas che necessita un’operazione laboriosa per la sostituzione del filo in caso di rottura.

Aspes Navaho

Punto forte è il telaio, dipinto in nero lucido, a doppia culla chiusa inferiormente e con i tubi di rinforzo su cui poggiano la sella ed il serbatoio. Il forcellone infulcrato su estesi fazzoletti di rinforzo in lamiera, ha la zona di attacco degli ammortizzatori, non eccezionali, particolarmente rinforzati.La forcella è di ottima qualità, costruita dalla Aspes stessa, non teme il confronto con le migliori ralizzazioni di altre ditte.

Aspes Navaho

Il motore ha la testa in lega leggera a pianta esagonale estesamente alettata; le alette sono disposta in parte obliquamente per convogliare l’aria verso la candela. Il cambio è comandato da leva singola sulla destra, ha la prima in basso ed è piuttosto duro da azionare. Prima, seconda e terza sono ravvicinate, la quarta è un pò più lunga e staccata, la quinta e la sesta sono quasi uguali.

La potenza dichiarata è 1,5 CV a 6.000 giri. Il motore, con compressione 1 2:1, forniva 5,5 CV a 8.700 giri, con velocità massima di 75 km/h e pendenza superabile del 30%. Il Navaho era aprrezzato per l’aura sportiva e per alcune indubbie qualità come la linea esclusiva, la robusta forcella, la colorazione “argentata”, l’ottimo telaio ed il peso di 55 kg (dichiarato ma non veritiero). molto contenuto.

aspes navaho
Modello 1972

Alla resa dei conti emergevano però alcuni difetti non rimediabili se non con lo stravolgimento del modello. Più precisamente il serbatoio teneva troppo poco e vibrava rumorosamente, la fibra di vetro con cui erano fatti i parafanghi, bellissimi da vedere, li rendevano fragili e facili alla rottura nelle cadute che sempre capitano praticando il fuoristrada. Non a caso sul Navaho ’74 saranno sostituiti con altri in acciaioi inox, meno belli ma assai più robusti.

Aspes Navaho
Modello del 1977
Aspes Navaho

Testo e spunti tratti e modificati da : http://www.motociclismo.it

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