Trotter
L’accensione dopo anni di silenzio – Clicca sopra
Il Trotter vide la luce nel 1966, nel delicato periodo di transizione dai Parodi alla STEIMM. Semplicissimo e di costo molto contenuto (54.000 Lire) riscosse subito un notevole successo, tanto da contribuire validamente a risollevare le sorti dell’azienda.
È il primo ciclomotore costruito dalla Moto Guzzi palesemente destinato all’utenza femminile e cittadina, come si evince dalla denominazione “Trotter”, celebre parco milanese, sorto sull’omonimo ippodromo, dove si svolse la prima gara motociclistica a carattere nazionale, organizzata da neonato Moto Club d’Italia, nel 1911.
Al primitivo modello con telaio completamente rigido e trasmissione con frizione automatica, più un rapporto ridotto per la salita, si aggiunsero alla fine del 1967 il Trotter VIP (verniciato in colori più brillanti) e il Super, con forcella anteriore telescopica.
Alla fine del 1969 il Trotter venne profondamente rinnovato, sia nel motore, ora a cilindro orizzontale di 49 cc. con trasmissione primaria a cinghia trapezoidale, che nel telaio. Si ebbero così quattro nuove versioni del ciclomotore: Special 2 (poi Special V) con in più il variatore automatico di rapporto a cinghia trapezoidale e pulegge espandibili;
Mark I (poi Mark M) monomarcia, con forcella anteriore a biscottini e sospensione posteriore a forcellone oscillante; e infine Mark 2 (poi Mark V) ed il variatore automatico. Le quattro versioni sono rimaste in produzione fino al 1973 ed erano disponibili in vari colori. B0357