LANCIA FULVIA Coupé HF – (1965/1974) – Italia

Lancia Fulvia Coupé HF

Lancia Fulvia Coupé 1600 HF Corsa 1970 1974

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La Lancia Fulvia Coupé HF è una versione sportiva della Lancia Fulvia Coupé, specificatamente elaborata per partecipare al Campionato del mondo rally, campionato in cui ha gareggiato dal 1970 al 1974, vincendo il titolo campionato internazionale costruttori nel 1972

Lancia Fulvia Coupé – Storia

lancia Fulvia coupé

Dalla non fortunatissima berlina Lancia Fulvia, nel 1965, ne derivò un’elegante e sportiva coupé, che divenne un enorme successo commerciale, grazie alla bellezza della linea e, in un secondo tempo, all’impulso derivante dalle numerose vittorie nelle gare di rally, culminate con la conquista nel Campionato internazionale costruttori 1972.

Disegnata da Piero Castagnero, che si era ispirato (secondo le sue dichiarazioni) al motoscafo Riva, la Fulvia Coupé era una berlinetta sportiva a 2 posti più 2, dall’aspetto elegante, dalle finiture curate (come la plancia rivestita in vero legno) e dalle prestazioni sportive. Realizzata sul pianale accorciato (il passo era di 2330mm, cioè di 150mm più corto) della berlina, la compatta coupé Lancia era spinta, al momento del debutto da una versione di 1216 cm³ da 80 CV del V4 a di 12º53’28”. L’alimentazione era a due carburatori a doppio corpo Solex, mentre il cambio (a 4 marce) aveva la leva a cloche tra i sedili. Grazie al peso contenuto in 950kg, la piccola sportiva raggiungeva i 160 km/h.

Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.3 HF

Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.3 HF retro

Intuendo le potenzialità della vettura, che però non poteva competere, coi suoi 1298 cm³, per il titolo assoluto, Cesare Fiorio, responsabile del reparto corse Lancia, ottenne, nonostante le risicate risorse finanziarie, il benestare per sviluppare ulteriormente l’HF. Il risultato fu la Rallye 1,6 HF del 1969 (detta anche “Fanalone”, per via della coppia di fari più interna più grandi di quella esterna): 1584 cm³, 120cv (160cv la versione da corsa), 850kg, cambio a 5 marce, assetto da corsa (camber negativo), sterzo diretto e cerchi in lega con pneumatici maggiorati. La “fanalone” permise alla Lancia di aggiudicarsi numerosi rally ed il Campionato del Mondo del 1972.

Lancia Fulvia Coupé 1600 HF Lusso

Nel frattempo la Lancia era stata acquisita dalla Fiat, che non vedeva di buon occhio gli elevati costi di produzione dei modelli in listino. La Fulvia Coupé era all’apice della carriera e non era pensabile dismetterla, ma occorreva, secondo Fiat, intervenire per ridurne i costi produttivi, migliorando i profitti unitari. Fu questo il principale scopo del restyling del 1970. A livello estetico i cambiamenti erano minimi (nuova mascherina più sottile e lineare, paraurti con fascia protettiva in gomma nera), mentre sotto il profilo tecnico si segnalava l’adozione del cambio a 5 marce anche sulla Coupé 1.3 S (con motore di 1298 cm³ da 90 CV) ed un notevole miglioramento dell’impianto frenate ed un aggiornamento della geometria delle sospensioni anteriori. I risparmi, però, erano realizzati sui materiali interni (il legno della plancia era impiallacciato su un supporto d’alluminio) ed esterni (vennero eliminate le parti in peralluman che però compaiono casualmente su alcune vetture).

lancia_fulvia_coupé_hf_prototipo

Oltre alla Coupé 1.3 S, la gamma includeva la Coupé 1600 HF (1584 cm³, 115 CV) e la 1600 HF Lusso. La prima aveva carrozzeria priva di paraurti, sedili sportivi, allestimento semplificato; la seconda, aveva dotazioni più raffinate come i sedili con poggiatesta, i deflettori sulle portiere, insonorizzazione completa. Le Lancia Fulvia Coupé 1600 HF erano entrambe dotate di cerchioni Cromodora in lega leggera e la carrozzeria è caratterizzata da parafanghi allargati che le distinguono dalle 1,3s. Per celebrare la vittoria del Rallye di Montecarlo del 1972 venne allestita una serie di Coupé 1,3s con livrea analoga alla vettura da corsa. Anche questa vettura presenta i passaruota allargati similmente alla Coupé 1600 HF. Tuttavia i lamierati della Fulvia Montecarlo sono differenti rispetto a quelli delle Coupé 1600 HF.

Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.6 HF

Quando, alla fine del 1972, la Fulvia berlina venne tolta di listino, la Coupé vendeva ancora bene e rimase in produzione. Per non far concorrenza alla nuova Beta Coupé, tuttavia, nel 1973 la gamma venne ridotta alla sola versione 1.3 da 90 CV che, per l’occasione, venne sottoposta ad leggero aggiornamento che ne trasformò il nome in Fulvia 3. I ritocchi, ancora una volta, erano mirati ad aggiornare l’estetica ed aggiornarne la sicurezza sebbene riducendo i costi: la mascherina divenne in plastica nera conformemente alla moda dell’epoca, il volante in materiale sintetico imbottito, vennero adottate cinture di sicurezza fisse a 3 punti ed i poggiatesta; il pomello della leva del cambio in legno (come sulla Beta Coupé e sulla Stratos) e un cruscotto con strumenti a sfondo bianco al posto di quelli neri della seconda serie.

lancia fulvia coupé hf azzurra

Il restyling segnò anche l’abbandono delle competizioni, dove venne (molto degnamente) sostituita dalla plurivittoriosa Stratos. Dalla 3 vennero prodotte anche le versioni Montecarlo e la Safari, invariate nella meccanica. La produzione cessò definitivamente nel 1976, quando venne lanciata la versione 1300 della Beta Coupé.

La Fulvia Coupé venne prodotta in 140.454 esemplari, di cui 6.419 HF.

Lancia Fulvia Coupé HF

Lancia Fulvia Coupé 1600 HF Corsa

La Lancia Fulvia Coupé HF, nella sua versione 1600 cm³, fu tra le principali protagoniste delle competizioni di rally sul finire degli anni sessanta e nei primi anni settanta. Il debutto avviene al Tour de Corse del 1965, pochi mesi dopo la sua presentazione al Salone dell’automobile di Torino.

Nel campionato del mondo rally ottenne solamente un 3º posto (al Safari Rally del 1974 con Sandro Munari), ma la Fulvia Coupé aveva consumato i suoi successi negli anni precedenti, conquistando anche un mondiale marche nel 1972, che già dall’anno successivo sarebbe diventato l’attuale campionato del mondo costruttori.

Lancia Fulvia Coupé 1600 HF Corsa motore

Palmarès

  • Premio Rally.png 1 Campionato internazionale costruttori (1972)

Podi nel mondiale rally

Nella tabella sono considerati anche i risultati degli anni 1970-1972 quando ancora il Campionato del mondo rally era il Campionato internazionale costruttori. b0261

Anno Rally Pilota Pos
1970 Italia Rally di Sanremo Svezia Harry Källström
Regno Unito Rally di Gran Bretagna Svezia Harry Källström
1971 Svezia Rally di Svezia Svezia Harry Källström
Italia Rally di Sanremo Italia Amilcare Ballestrieri
Italia Sergio Barbasio
Grecia Rally dell’Acropoli Finlandia Simo Lampinen
1972 Monaco Rally di Monte Carlo Italia Sandro Munari
Svezia Rally di Svezia Svezia Harry Källström
Marocco Rally del Marocco Finlandia Simo Lampinen
Grecia Rally dell’Acropoli Finlandia Simo Lampinen
Italia Rally di Sanremo Italia Amilcare Ballestrieri
Italia Sergio Barbasio
1974 Kenya Safari Rally Italia Sandro Munari

Lancia Fulvia Coupé 1600 HF Corsa interni

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