LANCIA FLAVIA BERLINA – (1960/1971) – Italia

Lancia Flavia

Lancia Flavia

La Lancia Flavia è un’automobile prodotta, in varie versioni, negli stabilimenti della casa torinese, tra il 1960 e il 1971. 

La Flavia rappresenta, per il marchio fondato da Vincenzo Lancia, l’inizio di un secondo periodo di grande innovazione e creatività produttiva dopo la stasi progettuale conseguente all’uscita dall’azienda degli eredi del fondatore, Gianni, Anna Maria, Eleonora Lancia (1955).

Lancia Flavia

Il progetto è dell’ing. Antonio Fessia, uno dei maggiori progettisti italiani, che si era dimesso dalla direzione dell’ufficio progetti della Fiat a causa delle sue divergenti idee rispetto alla dirigenza aziendale. Fessia ha così l’opportunità di mettere in pratica le sue convinzioni circa la costruzione di automobili a trazione anteriore, convinzioni che risalgono a un precedente progetto di auto con motore a quattro cilindri contrapposti di 1100 cm³, montato anteriormente a sbalzo in posizione longitudinale, con trazione sulle ruote anteriori.

Lancia Flavia

Lancia Flavia – La scelta del nome

Nel 1960, quando esce la vettura di fascia intermedia destinata ad inserirsi tra l’Appia e la Flaminia, la direzione Lancia sceglie un nome che non abbandona la serie di quelli delle strade consolari (Aurelia, Appia e Flaminia) e battezza il nuovo modello con il nome Flavia, antica strada romana della provincia Venetia et Histria, che fu costruita dall’imperatore Vespasiano nel 78-79. curiosità : il nome scelto originariamente (che poteva essere un nome proprio oppure riferirsi all’omonimo comune italiano in provincia di Frosinone) era Esperia, mutato poi, prima del lancio sul mercato, nell’indubbiamente più piacevole “Flavia”.

Lancia Flavia berlina

Lancia Flavia

L’anno 1960 è agli sgoccioli quando, al XLII salone dell’automobile di Torino, che si tiene da 3 al 13 novembre, viene presentata la “Flavia”, un’auto innovativa nella produzione italiana che dividerà gli esperti del settore e li farà discutere per mesi.

La carrozzeria, opera di Piero Castagnero, ha una linea poco convenzionale, muso importante con fari sdoppiati, grandi superfici vetrate ed un abitacolo con soluzioni raffinate.

Lancia Flavia

I sedili, rivestiti del classico “panno-Lancia” ed imbottiti di moderna gommapiuma, ospitano sei persone e l’unico schienale anteriore può essere ribaltato sino a formare un piano unico con i due sedili.

Lo specchietto con portabollo, il portacenere con accendino incorporato, le plafoniere automatiche, le luci di sicurezza alle portiere, la predisposizione per il montaggio delle cinture di sicurezza e la plancia fitta di strumenti e comandi, le conferiscono un’immagine di solida ricchezza.

Lancia Flavia

La parte più pregiata, come spesso accade, è però sotto il vestito. Innanzitutto la magnifica trazione anteriore che, attraverso innovativi doppi giunti omocinetici, riceve il moto da un quadricilindrico contrapposto, il primo motore boxer Lancia, per il quale non si è fatta economia di costose leghe metalliche. Il propulsore, poi, è ancorato per la prima volta ad un telaio ausiliario ribassato rispetto al telaio dell’auto con tasselli elastici per ridurre le vibrazioni. L’impianto frenante, a doppio circuito idraulico, è dotato di dischi sulle quattro ruote. Sono peculiarità tecniche che mai si erano viste prima in Italia e non solo per un’auto di serie.

Lancia Flavia

Il successo commerciale arrise subito alla neonata Flavia e neppure i tempi di consegna che nel 1961 raggiungevano i quattro mesi scoraggiavano i potenziali acquirenti, dato che alla Lancia avevano assicurato che con l’entrata in funzione del nuovo stabilimento di Chivasso i ritmi produttivi sarebbero notevolmente cresciuti, rispetto alla capacità di produzione iniziale che per tutto il 1961 nello stabilimento di via Monginevro a Torino non superò le quaranta unità al giorno. La nuova fabbrica cominciò infatti a produrre alcune componenti della Flavia nel luglio del 1962 per diventare completamente operativa nel giugno 1963.

Lancia Flavia

La prima motorizzazione di soli 1500 cm³ da 78 cv cuna, sottodimensionata rispetto alla mole e alle notevoli doti stradali della Flavia, venne presto affiancata da un propulsore di 1800 cm³ da 92 CV cuna, poi arricchito nel 1965 dall’impianto di iniezione meccanica Kugelfischer (per la prima volta su un’auto di serie italiana) che innalzò la potenza a 102 CV cuna.

Infine, il motore viene portato a 2000 cm³, ottenendo 115 CV nella versione a carburatori, 124 CV Din (140 CV Sae) nella versione ad iniezione meccanica Kugelfischer del 1969 e 126 CV Din nella versione ad iniezione elettronica Bosch nel 1971: una potenza specifica tra le più elevate per l’epoca che vedeva i propulsori della concorrenza esprimere mediamente potenze di 50 cv/litro.

lancia flavia

La versione berlina ha, come da tradizione Lancia, una linea volta ad esprimere una sobria eleganza, seppure nella prima serie proprio il suo design, per alcuni aspetti, aveva suscitato qualche critica. Nel 1967 la berlina subì un profondo restyling che la modernizzò e l’avvicinò al design della “Fulvia”, la sorella più piccola di casa Lancia.

lancia flavia

L’ultimo forte ritocco estetico, sia interno sia esterno, la Lancia Flavia lo ebbe nel 1970 quando la Lancia, divenuta proprietà Fiat, dopo che la più importante Flaminia era uscita dal listino, intese riposizionare la Flavia come l’ammiraglia del marchio; per questo motivo oltre al design anche il nome Flavia fu sostituito con il solo “2000” che era appunto la sola cilindrata con cui rimase in listino fino al 1975 (in attesa dell’arrivo della Lancia Gamma che ne erediterà il ruolo nel segmento superiore dal 1976): questa versione, la 2000ie è la più veloce delle berlina derivate Flavia, tanto che nella prova di Autocar Inglese di maggio 1972 la vettura tocca i 187 km/h effettivi entro il regime massimo consentito e accelera nello 0–100 km/h in 10,3 secondi

lancia flavia

Se le prime Lancia Flavia berlina ebbero qualche critica dal punto vista estetico e prestazionale, va detto che al contrario erano assolutamente apprezzate per la qualità costruttiva, i materiali impiegati, le doti stradali in ogni condizione, l’affidabilità e soprattutto il grande comfort di marcia che ne fecero una delle più apprezzate stradiste della sua era, senza mai essere tuttavia una best seller a causa di un prezzo di listino sempre elevato: anche quando uscì di produzione, infatti, l’ultima evoluzione della Flavia, cioè la 2000, era la più costosa berlina della sua categoria, più delle apprezzate Mercedes-Benz e Citroen DS di pari cilindrata.

Lancia Flavia

Esemplari prodotti:

  • Flavia 1500 1960/67 – 31600 esemplari
  • Flavia 1800 1963/66 – 9556 esemplari
  • Flavia 1800 iniezione 1965/66 – 143 esemplari
  • Flavia seconda serie 1500 1967/70 – 2349 esemplari
  • Flavia seconda serie 1800 1967/70 –(5943 esemplari cambio al volante) (7167 esemplari cambio a cloche) B0303

Lancia Flavia

Testo tratto e modificato: https://it.wikipedia.org/wiki/Lancia_Flavia

Articolo in collaborazione con: http://www.curiosando708090.altervista.org

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