FIAT 124 SPECIAL – (1968/1974)

Fiat 124 Special

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Fiat 124 Special

La Fiat 124 è un’autovettura prodotta dalla FIAT tra il 1966 ed il 1974. Pochi mesi dopo il lancio della berlina vennero presentate la Familiare (meccanicamente identica alla berlina, salvo un rapporto al ponte più corto che favoriva la ripresa a pieno carico, ma penalizzava lievemente la velocità massima, ruote più grandi e serbatoio maggiorato a 47 litri), la Sport Coupé (cioè la versione coupé disegnata dal centro stile Fiat) e la Sport Spider (con la carrozzeria spider disegnata da Pininfarina).

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Nel 1968 è la volta della 124 Special, solo in versione berlina. Oltre a finiture interne più ricche e ad alcune varianti estetiche (nuovo frontale con 4 fari, nuova griglia sul montante posteriore, maniglie porta incassate, nuova plancia con strumentazione a elementi circolari, sedili e rivestimenti porte meglio rifiniti, altri dettagli minori), la Special proponeva un motore di 1438 cm³ derivato da quello delle

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Special e variante USA

“Sport”, ma in versione monoalbero a camme laterale da 70cv (usato, sei mesi prima, sulla Autobianchi Primula Coupé S e, dal ’69, anche sulla innovativa Autobianchi A111, entrambe a trazione anteriore), e alcune migliorie tecniche (servofreno di serie, carburatore Weber a doppio corpo con “pompetta di ripresa” e retrotreno, sempre a ponte rigido ma con nuovi puntoni longitudinali e albero di trasmissione modificato, derivato dalla sospensione delle “Sport”).

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Nel 1970, in occasione di un lieve restyling delle berlina standard e della “Familiare” (miglioramenti agli interni, nuova mascherina anteriore, nuovi paraurti con rostri e, solo per la berlina, nuova griglia nera sul montante posteriore e, in coda, gruppi ottici ridisegnati) vennero lanciate anche le versioni “Special” e “Special T”. Disponibili solo in versione berlina, si distinguevano dall’edizione precedente per un nuovo frontale (con mascherina nera e indicatori di direzione spostati a lato dei quattro fari), per i profili cromati in coda e vari miglioramenti nell’abitacolo; al motore 1.4 monoalbero a camme laterale, invariato dal 1968, si affiancava la nuova versione bialbero in testa da 80 CV a 5800 giri/min del 4 cilindri di 1438 cm³ che equipaggiò la 124 special T (“Twin-cam”, cioè “bialbero”).

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Velocità massime dichiarate per queste ultime versioni erano rispettivamente di 150 km/h per la prima e oltre 160 km/h per la seconda. La rivista “Quattroruote”, in particolare, riuscì a raggiungere rispettivamente 154 e 165 km/h effettivi. In occasione di questi interventi anche le versioni standard beneficiarono dell’adozione del servofreno. Tutte le versioni inoltre adottarono il doppio circuito frenante, già prerogativa della “125 special”.

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L’ultimo restyling del modello Fiat 124 avvenne nel 1972. Le modifiche estetiche furono lievi (nuova mascherina anteriore nera a due fari tondi, maniglie incassate come sulla “Special”, fanali posteriori più grandi e di forma quadrata per la berlina) e interessarono solo la berlina base e la “Familiare”. Più sostanziose le modifiche agli interni (nuovi rivestimenti), ai motori (migliorati nel rendimento e nella potenza, che cresce di circa 5cv su tutte le versioni) e alla composizione della gamma.

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Alle note berlina, “Familiare” con motore di 1197 cm³ (ora con 65 CV e 150 km/h dichiarati) e “Special 1400” (1438 cm³ potenziato a 75cv, 155 km/h), si affiancò la “Special T 1600”, col bialbero di 1592 cm³ (95 CV a 6000 giri/min, 170 km/h) della “132 1600”. B0275

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