ALFA ROMEO 90 …. un’ Alfetta anni ’80 – (1984/1987) – italia

Alfa Romeo 90

alfa romeo 90

La Alfa Romeo 90 è una berlina medio-grande prodotta dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo dal 1984 al 1987 nello stabilimento di Arese.

Alfa Romeo 90 – Storia

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Alla fine degli anni ’70 l’Alfa Romeo lanciò i progetti 154 e 156, due nuove vetture a trazione posteriore fortemente sinergiche destinate a sostituire rispettivamente la Giulietta e l’Alfetta. La crisi in cui versava costrinse ben presto la casa italiana a rinunciare al progetto di un nuovo pianale. Per ovviare ai ritardi nello sviluppo, nel 1982 l’Alfa Romeo lanciò i progetti 162A e 162B, rispettivamente le future Alfa 90 e Alfa 75, riutilizzando per quanto possibile la meccanica dei modelli allora in commercio, ovvero l’Alfetta e la Giulietta.

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L’Alfa 90, erede dell’Alfetta, riprendeva dalla sua progenitrice non solo l’intera meccanica (motori inclusi), ma anche buona parte dell’autotelaio compreso il giro porte. Il compito affidato alla Bertone di ridisegnare solamente la parte esterna delle lamiere non era dei più facili. il risultato finale fu una berlina dalle linee piuttosto squadrate (e un po’ superate), ma non prive d’una certa eleganza.

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Per migliorare la penetrazione aerodinamica sotto al paraurti anteriore si trovava uno spoiler retrattile, che scendeva automaticamente a partire dalla velocità di 80 Km/h per effetto della pressione dell’aria, aumentando così il carico aerodinamico sull’asse anteriore e riducendo la resistenza all’aria, che era migliore rispetto all’Alfetta, attestandosi con un coefficiente aerodinamico di 0,37. Alle osservazioni del pubblico secondo cui la 90 non era che un’Alfetta rifatta, l’Alfa rispose senza convincere più di tanto che la Bertone aveva sostituito il 70 per cento dei lamierati del vecchio modello.

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Non contribuirono poi all’estetica altri particolari poco riusciti come la modesta calandra in plastica grigia, le borchie di disegno banale e la posizione del vano portatarga che, sfalsato rispetto alle luci posteriori, rendeva la coda disarmonica.

Presentata al Salone dell’automobile di Torino del settembre 1984, l’Alfa 90 riproponeva senza modifiche la raffinata meccanica dell’Alfetta: disposizione transaxle (con motore anteriore, trazione posteriore e gruppo cambio-differenziale al retrotreno), sospensioni anteriori a quadrilateri, ponte posteriore De Dion (che sorreggeva anche il gruppo cambio-differenziale), freni a disco su tutte le ruote (quelli posteriori montati all’uscita del differenziale per ridurre le masse non sospese).

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Alfa 90 – gli interni

Nelle intenzioni della casa, l’Alfa 90 avrebbe dovuto rappresentare il modello di classe medio-superiore della gamma Alfa Romeo sino agli anni novanta (da cui la scelta del nome).

Trovandosi a competere con vetture del calibro di Lancia Thema, Fiat Croma e Saab 9000, presentate nello stesso periodo e decisamente più moderne, l’Alfa 90 faticò parecchio a ritagliarsi un proprio spazio. Il colpo di grazia arrivò però dal lancio, nel 1985, dell’Alfa 75, dotata della sua stessa meccanica ma con una carrozzeria dal design più aggressivo e piacevole, cosa che spinse la stragrande maggioranza degli alfisti a snobbare la 90 in favore di quest’ultima.

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A poco servì il restyling del 1986, che coinvolse la mascherina anteriore (leggermente modificata), il porta targa in tinta, e alcuni dettagli dell’interno, dando vita all’Alfa 90 “Super” . Dal punto di vista meccanico le uniche novità riguardavano il motore turbodiesel, dotato di turbina di geometria più piccola per migliorare la ripresa ai bassi regimi e di un sistema di preriscaldamento del gasolio per migliorare le partenze a freddo,

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La versione familiare che mai vide la produzione

 

l’eliminazione della versione “2.0 a carburatori” e l’adozione di rapporti più corti per migliorare accelerazione e ripresa, con quinta marcia di potenza. Invariati gli altri motori della gamma.

Prodotta in poco più di quarantamila esemplari, dopo solo 3 anni di produzione nel 1987 fu sostituita (dopo il passaggio dell’Alfa Romeo al Gruppo Fiat) dalla 164, vettura basata sul medesimo pianale di Thema, Croma e 9000. B0164

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