FIAT 1100/103
Bella presentazione di una TV del 1955 – Clicca Sopra
La Fiat 1100 è un’automobile prodotta dalla casa automobilistica Fiat dal 1939 al 1969.
Fiat 1100/103
Nel 1953 la Fiat 1100 fino ad allora in commercio fu radicalmente modificata: nacque la 1100/103. Si trattava di un’autovettura totalmente nuova, dotata di scocca portante. Della progenitrice manteneva solamente il motore 4 cilindri con albero a camme laterale di 1089 cm³.
Le soluzioni tecniche (a parte il passaggio alla soluzione monoscocca) erano classiche: trazione posteriore, avantreno a ruote indipendenti con balestra trasversale, retrotreno a ponte rigido con balestre longitudinali semiellittiche e freni a tamburo su tutte le ruote.
Tuttavia non mancava qualche novità, come il telaietto ausiliario che sosteneva il gruppo motore-cambio al quale era ancorata la sospensione anteriore. La 103, messa sul mercato nell’aprile 1953 in due versioni, la Tipo A, più economica, e la Tipo B, maggiormente rifinita, si caratterizzava per una moderna linea a 4 porte e 3 volumi (anche se la coda era molto più corta rispetto ai modelli successivi), con parafanghi integrati e coda tondeggiante.
Pochi mesi dopo il debutto fu presentata anche la 103 Familiare, ovvero la versione giardinetta. La 103 ottenne grande successo, soprattutto nella versione berlina Tipo B (con interni meglio rifiniti, sedile anteriore a panca unica e maggiori finiture esterne ed interne con ampia scelta di colorazioni): la Tipo A (disponibile solo in grigio e con allestimento spartano:
sedili separati anteriormente e con solo tessuto grigio a righine, mancanza parziale delle modanature sulle fiancate, mancanza della scritta “Fiat 1100” sul baule posteriore, mancanza della aletta parasole lato passeggero, mancanza maniglie appiglio passeggeri posteriori, mancanza alloggiamento autoradio, mancanza riscaldamento interno vettura) non piacque molto, mentre la Familiare era apprezzata da artigiani e commercianti. Tutte le 103, comunque, grazie al sedile anteriore intero e alla leva del cambio al volante, potevano ospitare 6 persone.
Nell’ottobre del 1953 fu lanciata la versione 103 TV (Turismo Veloce) con motore potenziato di 14 HP (per un totale di 50, contro i 36 delle altre versioni), albero di trasmissione diviso in due parti collegate da un giunto, verniciatura bicolore, finiture più ricche, “codine” al bagagliaio e terzo faro centrale (inserito nella mascherina).
Nel 1956 un restyling interessò la 103 berlina e familiare, dando vita alla serie 103 E. Oltre a modifiche al frontale (nuova mascherina) e agli interni (plancia, strumentazione, riscaldamento, rivestimenti), la berlina beneficiò di un nuovo disegno dei fanalini posteriori e di un diverso posizionamento della ruota di scorta nel vano bagagli. La TV adottò una nuova griglia anteriore e la verniciatura bicolore si estese anche alle fiancate Dal punto di vista tecnico, oltre a motori leggermente potenziati (40 hp per le versioni normali e 53 per le TV), tutte le versioni adottarono l’albero di trasmissione in due parti. Le Trasformabile, invariate esteticamente, adottarono il motore da 53 HP.
Al Salone di Torino dell’autunno 1957 uscì la serie 103 D (conosciuta anche come modello 58), contraddistinta soprattutto dall’incremento delle dimensioni grazie a un bagagliaio più lungo e più capiente, mentre nel 1958 le TV berlina e Trasformabile furono rimpiazzate dalle corrispondenti versioni della 1200.
Nel marzo del 1959 un ulteriore restyling diede vita alla serie 103 H (definita anche come “Tipo Lusso”) che andò ad aggiungersi alla 103 D: il nuovo modello si distingueva dalla versione base per il motore più potente ma anche per un equipaggiamento più ricco, per allestimenti interni più curati, per una diversa mascherina anteriore, per la verniciatura bicolore e per l’aggiunta di profili e fregi cromati quali le “rondinelle” sulle codine. Nel 1959-60 la gamma era pertanto composta dalle versioni base (103 D), dalla versione Lusso (103 H) e dalla Familiare.
Nell’autunno 1960 la gamma delle 103 fu rivoluzionata: la versione “base” fu denominata “Export” ed ereditò la carrozzeria della precedente 103 H (la cosiddetta berlina Lusso) anche se in edizione semplificata, mentre la versione di maggior pregio, cui venne assegnata la denominazione Special, adottò il corpo vettura della 1200 Granluce reso più piacevole dall’eliminazione di numerosi orpelli cromati.
Entrambe montarono il motore da 48/50 hp (55 hp misurati col metodo S.A.E.) che consentiva loro di superare i 130 km orari di velocità massima.
Il prezzo della 1100/103 tipo B era di Lire 975.000 (mentre al debutto la familiare costava Lire 1.200.000) e la sua velocità massima dichiarata di 116 Km/h mentre una TV aveva un prezzo di Lire 1.225.000 con una velocità pari a 135 Km/h. La tipo H nel 1959 costava Lire 1.050.000 per una velocità di 130 Km/h.
Impressioni di guida di una Fiat 1100/103 H
L’abitacolo della H rispecchia lo stile ricercato delle finiture esterne. Peccato però che il volante e il quadro strumenti non siano bianchi, come sulle berline di lusso mitteleuropee dell’epoca, ma neri, secondo il canone italiano. Accomodarsi sul divano anteriore, con l’elegante rivestimento bicolore in tessuto e finta pelle, è un vero piacere e lo schienale diviso in due consente di trovare l’assetto di guida più consono.
Il motore con 7 CV in più rispetto a quello della contemporanea 1100 normale e il più comodo pedale dell’acceleratore “a suola”, incernierato in basso anziché in altro, danno la tangibile sensazione di guidare una vettura più brillante. In effetti la risposta nervosa e un po’ ruvida del motore si traduce in prestazioni piuttosto vivaci.
La tenuta di strada è superiore a quella della maggior parte delle berline europee di pari classe. L’unico problema, per un guidatore di oggi, potrebbe essere abituarsi al cambio al volante, per di più con la prima non sincronizzata. B0271
Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_1100
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