PORSCHE 911 (901) – (Dal 1964) – Germania

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Una bella 901 in rassegna – Clicca Sopra

VIDEO 2 – L’ inconfondibile sound di una 911 del 1965 – Clicca

Porsche 911

La Porsche 911 è un’autovettura sportiva prodotta dalla Porsche a partire dal 1963.

È tuttora in produzione, e nel corso degli anni ha avuto molti cambiamenti. Si possono, tuttavia, distinguere due serie fondamentali: le 911 con motore raffreddato ad aria (1963-1997) e le 911 “moderne” (dal 1998 ad oggi).

Nella seconda metà degli anni cinquanta la Porsche 356 iniziava a sentire il peso degli anni. Il motore 4 cilindri boxer raffreddato ad aria era nato nel 1948 con cilindrata di 1.131 cm³ e 40 CV di potenza, ed era derivato, come altre componenti dell’auto, dalla Volkswagen Maggiolino. Il vecchio 4 cilindri aveva raggiunto il massimo del suo potenziale di sviluppo con la versione 2.0 Carrera GS da 130 CV.

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Per la progettazione della nuova vettura Ferry Porsche si occupò della parte tecnica, affidando l’innovazione stilistica al figlio Ferdinand Alexander Porsche soprannominato dai suoi familiari “Butzi”. Le linee guida decise a priori comportavano il mantenimento dell’impostazione tecnico-stilistica della “356”, con il motore boxer raffreddato ad aria e montato posteriormente, ma con un’abitabilità sufficiente a ospitare 4 persone.

La costruzione in serie di una tale vettura, avrebbe consentito alla Porsche di entrare nel mercato delle Gran turismo “due litri”, con un prezzo concorrenziale rispetto ai modelli costruiti artigianalmente da molti carrozzieri italiani, su meccaniche Alfa Romeo, Fiat e Lancia.

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Lo sviluppo tecnico non diede gravi difficoltà e la nuova meccanica, incluso l’inedito 6 cilindri boxer, era pronta già nel 1961.

Problemi maggiori derivarono dalla definizione della carrozzeria. La soluzione trovata da Butzi alla fine del 1959, il prototipo “T7” (in seguito anche denominato “754”), non convinceva e le varie modifiche non riuscirono a trovare la giusta soluzione tra l’eleganza dell’aspetto e la necessità di ottenere il richiesto spazio per passeggeri dei sedili posteriori.

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Un lungo lavoro di affinamento portò alle soluzioni più disparate e bizzarre, finché Butzi si vide costretto ad abbandonare l’iniziale punto programmatico dei 4 posti e ripiegare sulla configurazione 2+2, che consentiva di mantenere la linea di cintura iniziale, raccordando il padiglione con il cofano motore in una sola curva.

Identica soluzione stilistica era stata adottata, nel 1960, da Franco Scaglione per la “356 Carrera Abarth” che, insieme alla “T7”, può essere considerata la progenitrice della futura “911”.
 

L’aspetto estetico risultò subito molto equilibrato e, ancor più la parentela stilistica con il modello “356”. Per la nuova vettura venne scelta la sigla commerciale “901” e il primo esemplare costruito, di colore giallo, fu presentato al Salone dell’Automobile di Francoforte del 1963, ottenendo buoni apprezzamenti dal pubblico e dalla stampa specializzata.

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La commercializzazione della nuova “901”, avviata all’inizio del 1964, fu subito ostacolata dalla diffida della Peugeot ad usare quella sigla, poiché depositaria di tutti i numeri a tre cifre con lo zero al centro da utilizzare per i suoi modelli. La Porsche fu quindi costretta a modificare la sigla in “911” a partire dal 10 novembre 1964. Marchiati “901” furono soltanto i primi 82 esemplari già venduti, quasi tutti allestiti in maniera artigianale, dato che la produzione di serie ebbe inizio il 14 settembre di quell’anno.

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Una coupé con carrozzeria portante in lamiera d’acciaio con un bagagliaio enorme rispetto alla quello della 356 e anche molto più spazio per il sedile posteriore. Tuttavia il fiore all’occhiello dell’auto fu rappresentato dal nuovo motore boxer a 6 cilindri di 2 litri e 130 CV di potenza.

Il telaio di nuova concezione aveva l’asse anteriore a gambe elastiche e sospensioni a barra di torsione, una vecchia tradizione di casa Porsche, le quali erano situate longitudinalmente dentro al braccio oscillante a triangolo e possedevano una regolazione in altezza. Naturalmente sulla 901 c’erano i freni a disco sulle quattro ruote, già usati nella 356. La sua velocità massima dichiarata era di 210 Km/h. B0283

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PORSCHE 911 …. l’evoluzione della specie

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