Parilla 175
Parilla 175 – (1953/1963)
E’ dall’inverno del 1945 che Giovanni Parilla, il tecnico mantovano con le radici nel Paese Basco, prende in contropiede gli addetti ai lavori con le sue moto. Così, non è del tutto una sorpresa la svolta di fine 1952.
Un bel 175 bialbero – Clicca Sopra
Presso lo stand del Ciclo e Motociclo di Milano è in bella mostra, fra i modelli della produzione 1953, un’inedita 175 monocilindrica a 4 tempi a valvole in testa, con distribuzione a camma unica rialzata comandata a catena: una moto che si rivelerà nel tempo la copostipite della più famosa serie prodotta dalla Casa del Levriere.
Quel primo propulsore non subirà variazioni sostanziali fino al termine della produzione, una decina di anni più tardi, a riprova che le scelte tecniche di fondo sono valide fin dall’inizio. Prodotta nel 1953 e in vendita dal 1954, la Parilla 175 (detta Fox) esce su un mercato forte ormai di un milione e mezzo di motociclisti, a fronte dei 150.000 dell’immediato dopo guerra, accompagnata dallo slogan “il purosangue d’acciaio che sicuro varca i grandi spazi”.
Il motore è un monocilindrico verticale (9 CV a 6800 giri, per 100 Km/h di velocità massima) e distribuzione ad aste e bilancieri. Il cambio è a 4 marce comandate a pedale sulla destra, secondo i dettami della “scuola” italiana sul tema.
Il telaio è in tubi d’acciaio a culla semplice, molleggiato con forcella teleidraulica e sospensione posteriore a forcellone oscillante con doppio gruppo molla-ammortizzatore. I freni sono a tamburo centrale.
Fin dal primo anno di commercializzazione, questa robusta e comoda moto cambierà il nome in Turismo e sarà affiancata da una versione più grintosa, la Super Sport e seguito da altre numerose varianti.
In Italia il successo commerciale della 175 si concretizzò in circa 20.000 esemplari venduti. I prezzi a metà produzione oscillano fra le 221.000 lire della Turismo Speciale alle 350.000 lire della Gran Sport. Risultati di vendita ancora migliori si ebbero, però, negli Stati Uniti dove le cifre parlano di oltre 50.000 esemplari esportati in pochi anni attraverso la Cosmopolitan Motors.
Articolo in collaborazione con : http://curiosando708090.altervista.org