Opel Kadett C
Una Opel Kadett C GT/E in azione – Clicca Sopra
La Opel Kadett è un’automobile di classe medio-bassa (Segmento C) prodotta dalla casa automobilistica tedesca Opel (gruppo General Motors), tra il 1962 ed il 1991 in diverse versioni .
Opel Kadett C (1973-1979)
Opel Kadett C | |
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Descrizione generale | |
Versioni | Berlina, Coupé e station wagon |
Anni di produzione | 1973-1979 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 3.890-4.140 mm |
Larghezza | 1.580 mm |
Altezza | 1.335-1.380 mm |
Passo | 2.395 mm |
Massa | 765-905 kg |
Altro | |
Stessa famiglia | Opel City |
Auto simili | Alfa Romeo Alfasud Fiat 128 Ford Escort Peugeot 204 |
Esemplari prodotti | 1.754.989, di cui 263.090 Kadett City |
Al Salone dell’automobile di Francoforte del 1973 venne presentata la terza generazione di Opel Kadett, la C. Completamente nuova nella linea (semplice e classica, più tedesca che americana) e negli interni (anch’essi molto semplici e razionali), la nuova Kadett non proponeva molte novità tecniche, ereditando gran parte della meccanica dalla serie precedente. Così la trazione rimaneva posteriore, i motori (4 cilindri di 993 cm³ da 48 CV e 1196 cm³ da 60 CV erano derivati dalla B) anteriori longitudinali, il retrotreno ad assale rigido(che però veniva dotato di molle elicoidali il luogo delle precedenti balestre), il cambio manuale a 4 rapporti (sulle 1.2 poteva essere montato anche un automaticoGM a 3 marce) e l’impianto frenante misto (con servofreno).
La carrozzeria (che conservava, grosso modo, le dimensioni della serie precedente: 412 cm di lunghezza per 157 di larghezza) era disponibile nelle varianti berlina tre volumi (a 2 o 4 porte), coupé fastback, 2 volumi 3 porte (City) e Caravan (solo a 3 porte). La combinazione con i 3 allestimenti disponibili, base, Lusso e SR dava origine ad una gamma per l’Italia così composta:
- Kadett 2/4p 1.0 (negli allestimenti base o Lusso)
- Kadett 2/4p 1.2 (nell’allestimento Lusso)
- Kadett Coupé 1.2 (negli allestimenti Lusso e SR)
- Kadett Caravan 1.0 (nell’allestimento base)
- Kadett Caravan 1.2 (nell’allestimento Lusso)
Le versioni Lusso si distinguevano per gli interni più curati, la mascherina cromata, i fari quadrati (sulla base erano circolari) e i profili cromati sugli archi passaruota, mentre la SR aveva un’impostazione sportiva (spoiler anteriore, paraurti neri, striscia adesiva laterale, cerchi specifici, volante 3 razze, contagiri, strumentazione supplementare).
Nel marzo 1975 debuttò la Kadett City, versione a 2 volumi con portellone (carrozzeria tipo hatchback), mossa dal motore da 1 litro abbinato al cambio manuale e da quello 1.2 abbinato unicamente al cambio automatico. Grazie alla sua maggior compattezza (era priva del terzo volume e più corta di circa 25 cm) la City si prestava meglio ad un uso cittadino.
Nel settembre ’75, assieme alla City Lusso (con allestimento simile alle Lusso a tre volumi), debuttò la Kadett Coupé GT/E, spinta da un 4 cilindri di 1,9 litri alimentato a iniezione Bosch J-tronic da 105 CV.
Dalla GT/E, disponibile solo in livrea bicolore giallo (parte superiore) e nero (parte inferiore), derivò una versione impiegata (con discreti risultati) nei rally; con questa vettura infatti, il pilota tedesco Walter Röhrl riuscì nel Rally di Montecarlo 1976 a mettere in discussione l’egemonia della Lancia Stratos figurando molto bene nelle prove speciali e terminando poi quarto. La GT/E si distingueva inoltre per i paraurti neri, i fari supplementari, i cerchi specifici e la verniciatura in nero opaco di tutte le cornici.
Nel 1976 venne presentata la Kadett 1.2 Aero, una versione targa, basata sulla berlina a 2 porte e realizzata dalla carrozzeria tedesca Baur. La Aero non venne mai importata in Italia.
Nel 1977 un leggero restyling interessò soprattutto il frontale (nuovi fari quadrati su tutte le versioni, nuovo cofano e parafanghi, indicatori di direzione anteriori spostati da sotto il paraurti ai lati dei fari, nuova mascherina) e gli interni (rivestimenti rivisti). La gamma comprendeva ora gli allestimenti base, Special e Berlina, mentre le varianti di carrozzeria rimanevano quattro. Dal punto di vista tecnico si segnalavano due novità: l’arrivo del motore 1.6 S da 75 CV e l’incremento di cilindrata della Coupé GT/E (che cambiava anche livrea da giallo/nero a giallo/bianco) da 1,9 a 2 litri. Tale motorizzazione altro non era che il 1979 cm³ derivato dalla Rekord D.
La potenza cresceva a 115 CV, mentre la caratterizzazione sportiva aumentava grazie all’adozione di due spoiler neri (uno davanti, sotto al paraurti, e uno dietro). Nel 1977 venne prodotta la versione 2.0 E Rallye, del tutto analoga nella motorizzazione alla GT/E 2 litri, differenziata da quest’ultima per il diverso rapporto di compressione del motore che limitava i CV a 110 anziché 115, e la mancanza del differenziale autobloccante, di serie sulla GT/E.
Non vi furono novità fino al 1979, anno in cui la Kadett C lasciò il posto alla generazione D.
La Kadett C fu quindi rimpiazzata dalla nuova serie, ma la versione più economica della sua gamma, ossia la Kadett City, avrebbe trovato la sua erede ideale nella prima serie della Opel Corsa, nata qualche anno dopo.
La Opel Kadett C fu anche uno dei primi esempi di world car, dal momento che venne assemblata, oltre che in Germania, anche in Inghilterra (col marchio Vauxhall e frontale modificato), in America Latina e Stati Uniti (con marchio Chevrolet) e in Australia con marchio Holden. B0090
Testo tratto e modificato: https://it.wikipedia.org/wiki/Opel_Kadett
Articolo in collaborazione con: http://curiosando708090.altervista.org