MASERATI KHAMSIN – (1973/1982) – Italia

Maserati Khamsin

Maserati_Khamsin

Una Khamsin in “officina” … che rombo – Clicca Sopra

Maserati Khamsin (1973/1982)

Dopo che Citroën aveva assunto il controllo della Maserati nel 1968, l’influenza della nuova proprietà si era concretizzata in due sportive a motore centrale, la Bora e la Merak, tecnicamente tanto innovative quanto distanti dalle lussuose granturismo a motore anteriore che avevano resa famosa la Casa del tridente; ciò lasciò scontenta una fetta della clientela più tradizionalista. Con la Khamsin la Maserati era intenzionata a coprire questo vuoto nella sua gamma

La tipo 120 è l’ultimo lavoro dell’Ingegnere Giulio Alfieri in qualità di responsabile della Casa modenese. La nuova vettura eredita dalla Ghibli schema tecnico e molti organi meccanici, ma propone anche qualche interessante novità, a partire dalla geometria delle sospensioni, che prevedono elementi indipendenti, con bracci triangolari sovrapposti oscillanti sia all’avantreno sia al retrotreno.

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I freni a disco sono autoventilanti sulle quattro ruote. Dalla Ghibli arriva anche il motore “superquadro” di 4.9 litri, con potenza di 320 cavalli a 5500 giri con velocità dichiarata di 275 km/h.  La presentazione ufficiale avviene al Salone di Ginevra del 1973 ma quegli anni davvero difficili e la crisi petrolifera fanno si che la Khamsin non riscuota il successo sperato. La Maserati Khamsin rimane in produzione fino al 1982.  

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Nonostante le sue buone qualità (275 km/h, 0-100 in 7,3 secondi) e gli evidenti miglioramenti rispetto all’apprezzata Ghibli, la Khamsin fu seriamente penalizzata sia dalla crisi petrolifera degli anni Settanta (per fare 100 km servivano 17,5 litri di benzina) sia dalle difficoltà finanziarie della Citroën, che portarono i francesi a chiedere la liquidazione della Maserati (1975): gli appena 435 esemplari prodotti ne sono la conseguenza.

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Tra le caratteristiche più innovative di questa coupé c’è da annoverare il sistema idraulico, progettato da Paul Magès. Il servosterzo DIRAVI ad assistenza variabile, la frizione servocomandata, il sistema di frenata, i fari a scomparsa e la regolazione del sedile lato guida erano tutti azionati attraverso un circuito idraulico ad alta pressione. Queste soluzioni erano per la maggior parte derivate dalla Citroën SM, dato che la casa francese era allora proprietaria della Maserati. B0180

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