LAMBORGHINI COUNTACH LP500 – LP400 – (1971/1977) – Italia

LAMBORGHINI COUNTACH LP

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Accensione e Accelerazione – Clicca Sopra

Lamborghini Countach LP

Macchina straordinaria di grande stravaganza stilistica, dalle linee decisamente futuristiche e dalle prestazioni eccezionali, venne presentata per la prima volta da Bertone nel 1971 al Salone di Ginevra: allora nessuno avrebbe mai pensato che ne sarebbero stati prodotti quasi mille esemplari.

La Countach è una vettura supersportiva ideata dalla Bertone e poi prodotta dalla Lamborghini. Progettata dall’ing. Paolo Stanzani, con la linea disegnata da Marcello Gandini (lo stesso che disegnò auto prestigiose come la Fiat X1/9, la Lamborghini Miura, la Lancia Stratos) che all’epoca lavorava per Nuccio Bertone, la Countach è un’auto che ha fatto storia. Il prototipo venne presentato nel 1971 e la produzione della vettura terminò nel 1990, quando dopo quasi 20 anni di produzione lasciò il posto alla Diablo. Questa vettura fece conoscere a tutto il mondo la carrozzeria con lo stile a cuneo.

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Nel 2004 la rivista Sport Car International ha classificato la Countach al terzo posto tra le Top Sport Cars degli anni settanta e al decimo posto in quelle degli anni ottanta.

Il nome della vettura deriva, a differenza di molti altri modelli, non da una razza di tori da combattimento, ma da un’espressione in lingua piemontese che esprime stupore e meraviglia, traducibile in italiano con “accidenti!”, “corbezzoli”. Sembra sia stata pronunciata da un addetto alla sicurezza della Carrozzeria Bertone quando ormai a notte fonda accompagnò l’ing.Stanzani in clamoroso ritardo a visionare il prototipo della vettura ormai pronto.

LAMBORGHINI COUNTACH LP 500 – Il prototipo

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Nel 1971 venne presentato, al Salone dell’automobile di Ginevra, il primo prototipo della vettura. La sua sigla era LP500 dove il 500 indicava la cilindrata (5.000 cm³) del motore ed LP stava per la posizione dello stesso, longitudinale posteriore.

Il motore montato sulla vettura era il V12 di 4.971 cm³ a doppio albero a camme in testa. La potenza fornita era di 440 CV DIN (328 kW) a 7.400 giri al minuto. Ad alimentare questo motore erano sei carburatori Weber 42 DCOE. L’impianto frenante era costituito da dischi autoventilanti. La velocità massima era dell’ordine dei 300 km/h. La carrozzeria era dipinta in un fiammante Giallo Girasole.

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Durante i test vennero apportate al prototipo diverse modifiche. Per garantire un migliore raffreddamento furono ingrandite le prese d’aria poste nella parte posteriore e furono introdotte delle prese d’aria tipo NACA sui fianchi. Nella costruzione del prototipo erano stati utilizzati dei pannelli a nido d’ape in alluminio che però non verranno utilizzati nelle vetture di produzione.

Questa vettura, che rimase un esemplare unico, concluse la sua carriera facendo da cavia nel crash test di omologazione per la Countach, svolto presso l’isituto M.I.R.A. di Londra.

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Prima di entrare in produzione furono costruiti altri due prototipi, che potremmo definire esemplari di pre-serie, dotati di luci posteriori funzionanti e di un abitacolo meno avveniristico ma decisamente più funzionale. Il primo, di un colore rosso acceso, fu presentato al salone di Ginevra del 1973. Il secondo, di colore verde, fu presentato al salone di Parigi dello stesso anno. Pochissime furono le differenze tra quest’ultimo esemplare e quelli di serie; ricordiamo solamente i finestrini laterali (a due elementi nel prototipo ed a tre negli esemplari di serie). Attualmente questo prototipo è esposto presso il museo “Automobili Lamborghini” a S.Agata Bolognese.

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In vista della produzione di serie alcuni dettagli suscitarono delle perplessità: la strumentazione digitale e le porte, ingombranti e spettacolari, che, incernierate davanti, si aprono ruotando verso l’alto. Sono invece queste ultime a diventare il motivo distintivo non solo della Countach, ma di tutte le future granturismo Lamborghini di alta gamma.

All’appuntamento svizzero del ’74, viene finalmente presentata la prima vettura di serie, gialla come il prototipo del 1971.

LP400 (1973-1977)

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Prima versione di produzione dotata del propulsore da 3.929 cm³ della Miura. Il motore comunque forniva 375 – 385 CV DIN (280 – 287 kW) a 8.000 giri al minuto. La velocità massima dichiarata era di 315 km/h risultando la versione della Countach più veloce in assoluto con un’accelerazione 0-100 Km/h in 5,6 secondi.  Su questa vettura venivano montate delle gomme da 215 su cerchi da 14 pollici.

La caratteristica che ha reso celebre questo modello è il caratteristico “taglio” sul tettuccio, soluzione resasi necessaria durante la progettazione per fare spazio allo specchietto retrovisore a periscopio. Lo specchietto retrovisore a periscopio, presente sul prototipo, fu abbandonato in fase di industrializzazione. Ciò nondimeno il taglio sul tettuccio rimase, e fece guadagnare alla Countach LP 400 il soprannome di “Periscopica”.

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Fonti dell’epoca parlano di 151 esemplari allestiti, dei quali solo 21 con guida a destra. Numeri questi, che rendono la LP 400 la più rara e ricercata della serie Countach. Inoltre tutte le Countach LP400 hanno i numeri di telaio pari.

Solo la numero 1120001 (esposta al museo Lamborghini) ha un numero di telaio dispari. 1974-1977 il periodo di produzione. La produzione dalla 1120002 alla 1120300 (150 esemplari) termina con la consegna il 02/01/1978 dell’ultimo esemplare (nero con interni bianchi) venduto in Belgio. B0174

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Lamborghini Countach LP

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