Kawasaki GPZ 900
“Passeggiando” con una Ninja – Clicca Sopra
Kawasaki GPZ 900 R Ninja
I saloni dell’autunno 1983 segnano un ulteriore passo verso l’incremento della richiesta di potenza. Coscienti della mancanza di civismo della loro scelta, i costruttori cercano malgrado tutto di attenuarne l’aggressività. La Kawasaki, dopo aver costruito la sua immagine sulla follia, decide di proseguire “mascherata” e, malgrado le 1000 e 1100 cc delle concorrenza, si accontenta di lanciare una 900 cc
La Ninja (sarà questo il suo nome di battaglia) è innovativa sotto molti aspetti. Più della potenza pura, la Kawasaki ha ricercato la compattezza, con un motore le cui dimensioni strette sono state particolarmente studiate e che si distingue per il comando della distribuzione per mezzo di alberi a gomiti. Anche l’altezza è stata oggetto di un esame accurato: il telaio si riduce in pratica a una spina dorsale sotto la quale è sospeso il motore e la cui parte posteriore è in tubi di alluminio. L’aerodinamica approfitta di questa linea filante.
La Ninja non è la più potente delle novità del momento ma è certamente quella la cui sportività è più evidente e la sua mancanza di confort su strada è compensata dalla sua efficacia su pista. Veloce e di prezzo contenuto, otterrà un vero successo tanto che la Kawsasaki sarà anche costretta a riprenderne la commercializzazione dopo averla sospesa. L’ architettura del telaio non farà scuola ma il motore di nuova generazione servirà da base a un buon numero di modelli a venire. La velocità massima dichiarata era di 240 Km/h.
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Articolo in collaborazione con : http://curiosando708090.altervista.org