GARELLI GULP
Garelli Gulp
Rispetto al modello “M” prodotto fino al 1968, il nuovo Gulp del 1969 adotta lo stesso motore con carter “ovale” e lo stesso faro anteriore, ma il telaio è decisamente più moderno e funzionale, con una posizione di guida più comoda grazie al manubrio più alto e largo. I cerchi sono ora da “16, la marmitta non è più lunga e cromata ma è a “pignatta” come nella Vespa, il carburatore viene spostato lateralmente al cilindro grazie ad un collettore ad “L” ed è dotato di starter a levetta.
Garelli Gulp Flex Matic del 1973 … un mito – Clicca Sopra
Questo modello viene quasi subito sostituito da quello con il nuovo motore perciò ne sono stati venduti molto pochi, oggi è una vera mosca bianca! I primi modelli hanno il serbatoio posizionato sopra il parafango posteriore, ma verrà sostituito quasi subito da quello anteriore.
Il Gulp viene già offerto nelle tre versioni che lo accompagneranno per tutta la carriera e cioè il Flex (monomarcia con frizione automatica), il Matic (a due marce automatiche e frizione automatica) ed il 3M (tre marce con comando a mano e frizione manuale, dischi multipli in bagno d’olio).
La parola Gulp di derivazione fumettistica ci fa capire che l’intenzione era quella di rivolgersi ai giovani, cosa ancora più esplicita se si osservano le pubblicità dell’epoca che rappresentano dei ragazzi in sella ai loro Garelli.
Nelle prime pubblicità si enfatizza inoltre il fatto che le ruote di minor diametro rispetto ai modelli precedenti si addicano di più all’uso disinvolto di un pubblico giovane. Viene anche studiato un logo stilizzato che rappresenta un ciclomotore che forma la parola Gulp, lo si può vedere ad esempio sulla copertina del manuale d’officina.
Dal 1970 vengono aggiornati il faro anteriore, che ora è un CEV con cicalino incorporato e griglia anteriore cromata, ed il motore che è il modello con carter più grande, in comune con altri modelli di moto della casa in cilindrate maggiori e montato anche in moto da pista e da cross.
Rispetto al motore precedente, viene introdotta nelle versioni con frizione automatica l’elemento con tampone in gomma in luogo delle tradizionali masse d’attrito, questa modifica annulla la necessità di registrare periodicamente il gioco tra le masse e la campana. Inoltre il motore più moderno lavora con miscela al 4%.
Successivamente, il Faro CEV resterà della stessa forma ma non incorporerà più il cicalino che viene montato indipendente sotto al faro, questo perché quello incorporato suonava troppo piano quando le luci erano accese!
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Il Gulp viene inizialmente offerto con colorazioni vivaci come il verde acido o l’arancione, colori tipicamente rappresentativi degli anni ’70 che oggi farebbero la felicità degli amanti del modernariato e dello stile di quegli anni. Telaio e parafanghi sono dello stesso colore, le bandine laterali sono color grigio chiaro in pendant con gli ammortizzatori posteriori.
Successivamente vengono offerti modelli con colori più “tranquilli” come il blu od il rosso e con i parafanghi color grigio chiaro come le bandine.
Il modello “De luxe” offriva parafanghi cromati. B0094
Testo e spunti tratti da : http://www.studiofm.it/garelligulp/storia_gulp.htm
Articolo in collaborazione con : http://curiosando708090.altervista.org