FIAT 500 VIGNALE
Divertente, pratica d’estate, economica nell’uso, è ancora attuale e, se fosse fabbricata oggi, troverebbe di sicuro i suoi estimatori. Ma anche alla fine degli anni Sessanta la “Gamine” piaceva molto, al punto che un commerciante strarniero ne ordinò a Vignale qualche centinaio di esemplari da vendere in Costa Azzurra che, però, non furono mai pagate.
Ma l’azienda piemontese, nonostante il notevole danno, era già avviata e di “Gamine” se ne produssero ancora due o trecento fino al 1974, quando la Vignale cessò l’attività,
Osservando attentamente la Fiat 500 Vignale “Gamine” si scopre la sua stretta parentela con la “Fiat 500”, dalla quale mantiene la meccanica e il pianale completo, rinforzato, sul quale è montata la scocca in lamiera, costruita in esclusiva dalla stessa Vignale anche se il lavoro della Carrozzeria non fu da poco, perchè ogni pezzo, dai cofani alle porte, dal cruscotto ai paraurti, veniva realizzato appositamente.
Davanti c’è una finta calandra e nel cofano anteriore trovavano posto la ruota di scorta e il serbatoio. Normalmente la “Gamine” viaggia aperta, ma Vignale approntò una copote in tela, che si ripiegava dietro ai sedili e un hardtop, fornito solo come optional dalla fine del 1968.
La linea riprende quella delle spider degli anni Trenta, secondo una tendenza in voga alla fine degli anni Sessanta e si trattava di una due posti secca anche se comodi. La strumentazione è quella della Fiat 500 F ma il cruscotto è inedito. Il cofano anteriore è incernierato sul lato destro mentre lo spazio per i bagagli è davvero minimo in quanto il vano è occupato quasi totalmente dalla ruota di scorta e dal serbatoio.
Il motore è quello della “500 F” e cioè un bicilindrico raffreddato ad aria con 22 CV Sae.
La sua velocità massima dichiarata era di 100 Km/h. ( 2set17 )