FIAT 500 GIARDINIERA – (1960/1977) – Italia

Fiat 500 Giardiniera

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Fiat 500 Giardiniera

In sostanza i cilindri vengono abbattuti di lato e resi orizzontali, il convogliatore dell’aria viene modificato per avvolgere il nuovo propulsore e la ventola centrifuga è rimpiazzata da una ventola radiale. La presa d’aria è sostituita da due prese d’aria a colonna incorporate nei montanti posteriori

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Fiat 500 Giardiniera in una cartolina anni ’60

Già da qualche tempo si avvertiva la mancanza della vecchia “Topolino Giardiniera Belvedere”, ciò che oggi chiameremmo station wagon o familiare. Il problema è serio perché l’ingombro del motore impedisce la costruzione di un vano di carico allungato. Ancora una volta il genio del progettista, Dante Giacosa, escogita una soluzione di grande interesse tecnico: il motore a sogliola, che può essere alloggiato interamente sotto il pianale di carico. Nel maggio del 1960 nascono così le versioni “Giardiniera” e “Commerciale“, quest’ultima caratterizzata dall’assenza di superfici vetrate posteriori, anche denominata “Furgoncino“.

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Cilindrata e potenza rimangono invariate mentre il passo viene maggiorato di 10 centimetri. Dal 1966 è costruita dalla consociata ” Autobianchi “ che continuerà a produrla sino all’agosto del 1977. Complessivamente furono costruite circa 327.000 Fiat 500 Giardiniera .

Le dimensioni sono maggiori rispetto alla berlina: la Giardiniera è lunga 3,185 metri (21,5 cm in più) e alta 1,354 metri (2 cm in più). La 500 Giardiniera dal marzo all’ottobre 1960 riprende la meccanica della Nuova 500 Tetto Apribile (serbatoio carburante allungato).

Dall’ottobre 1960 al marzo 1965 segue la Nuova 500 D e tutte le migliorie introdotte su questa nel corso della produzione (serbatoio a cubetto). All’interno spia delle frecce (sopra al commutatore d’accensione) e spia dei proiettori a piena luce (a sinistra del cruscotto). Levette di starter e avviamento in fusione con pomello di plastica. Coppe ruota bombate. Dal 1961 lavavetro e imbottitura sotto alla plancia. Dal 1964 tergicristallo con ritorno automatico, balestra anteriore con sei lame invece di cinque e moulure sulle fiancate al filo delle maniglie più corte nella parte posteriore.

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La velocità massima dichiarata era di oltre 95 Km/h. mentre la potenza era di 17,5 CV CUNA a 4600 giri/min. Portata di 4 persone + 40 kg. di bagaglio o 1 persona + 200 kk. bagaglio. Il costo si aggirava sulle 565.000 lire.  B0073

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Articolo in collaborazione con : http://curiosando708090.altervista.org

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