FERRARI MODULO – (1970) – Italia

Ferrari Modulo

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Ferrari Modulo 512 Pininfarina

La Ferrari 512 S Pininfarina Modulo, comunemente nota come Ferrari Modulo, è un prototipo di automobile sportiva ad alte prestazioni, realizzato dalla Pininfarina in collaborazione con la Ferrari nel 1970.

Fu ideata nel 1967, su base Ferrari 512 S, da Paolo Martin, all’epoca designer presso la Pininfarina ed è riconosciuta come una delle più famose dream car di tutti i tempi.

La vettura venne presentata al Salone di Ginevra, il 12 marzo 1970, per poi rimanere in esposizione, dall’aprile al settembre dello stesso anno, nel Padiglione Italia all’EXPO 70 di Osaka, in coppia con la FIAT 3 ½ HP.

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Da allora la “Modulo” viene costantemente richiesta in moltissimi Saloni di tutti i continenti, ricevendo decine di riconoscimenti, tra cui il prestigioso “Award For design Excellence” di “Automobile Quarterly”, nel 1971.

Si tratta di un veicolo dalla forma eccezionale, dotato di soluzioni graficamente speculari considerate troppo avveniristiche per l’epoca; nello specifico, non è dotato di portiere ma tutto il parabrezza e la parte anteriore del tetto e dei finestrini viene spostata manualmente in avanti, in modo da permetterne l’ingresso.

Questo sistema è derivato dalla ricerca sull’accesso in vetture di altezza limitata (meno di un metro nel caso specifico): all’epoca era una consuetudine trovare soluzioni alternative in questo genere di prototipi, denominati dream car; il suo grande difetto era rappresentato l’impossibilità di uscire in caso di incidente stradale, in quanto i binari del telaio si sarebbero potuti piegare facilmente (questo sistema è stato ripresentato dopo quarant’anni, automatizzato e come esercizio stilistico, sulla Maserati Birdcage 75th nel 2005).

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Sono da notare anche gli interni, decisamente avveniristici, in cui tutti i comandi sono disposti su una particolare sfera dotata di pulsanti rivolta verso il guidatore e posizionata alla sua sinistra; questa disposizione era possibile per l’eccezionale larghezza della vettura, sebbene il guidatore e il passeggero si ritrovino molto vicini l’uno all’altro. La leva del cambio è invece posizionata in asse col cruscotto. Il motore, posteriore, è lo stesso V12 da 550 cavalli della Ferrari 512 S, così come altre componenti meccaniche.ferrari_modulo_motore_interni

La Ferrari Modulo venne presentata al salone dell’automobile di Ginevra nel 1970 con una colorazione nera metallizzata e venne accolta come protagonista di quell’annata, sebbene poi il prototipo sia stato ricolorato con il colore originale, un azzurro chiaro perlato. Per l’audacia delle sue soluzioni, vinse oltre ventidue premi internazionali per design e concetto.

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L’unico prototipo costruito è stato a lungo conservato presso il Centro Stile Pininfarina di Cambiano, in provincia di Torino. Nel settembre del 2014 questo è stato venduto al collezionista di auto d’epoca James Glickenhaus. 

Caratteristiche tecniche – Ferrari 512 S Pininfarina Modulo

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Configurazione
Carrozzeria: Coupé Posizione motore: posteriore Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4.480 × 2.048 × 935 Diametro minimo sterzata:
Interasse: 2.400 mm Carreggiate: anteriore 1.518 – posteriore 1.511 mm Altezza minima da terra:
Posti totali: 2 Bagagliaio: Serbatoio:
Meccanica
Tipo motore: 4 tempi, 12 cilindri a V di 60° Cilindrata: alesaggio e corsa: mm 87 x 70; totale 4993,53 cm³
Distribuzione: 4 valvole per cilindro con doppio albero a camme in testa per ogni bancata Alimentazione: iniezione indiretta Lucas
Prestazioni motore Potenza: 550 CV a 8.000 giri/min
Accensione: elettronica a impulsi Dinoplex Impianto elettrico:
Frizione: multidisco Cambio: meccanico a 5 marce + retromarcia
Telaio
Corpo vettura a doppio guscio con elemento componibili
Sterzo a cremagliera
Freni anteriori: idraulici a disco / posteriori: idraulici a disco
Fonte dei datiRuoteclassiche n. 27 B0152

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Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrari_Modulo

 

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