CITROEN GS – (1970/1979) – Francia

Citroen GS

citroen gs

Spot della Citroen GS  …. anche su tre ruote – Clicca Sopra

Le innovative sospensioni idropneumatiche – Clicca Sopra

La Citroën GS è un’autovettura presentata da Citroën nel 1970 e rimasta in produzione fino al 1986.

Citroen GS – La storia

citroen gs

Fin dall’inizio degli anni sessanta, al quartier generale della Citroën si cominciò a pensare ad un modello di fascia media in grado di colmare efficacemente il vuoto di gamma creatosi tra la ID (versione economica della DS) ed i modelli inferiori. I test relativi alla meccanica furono condotti utilizzando la carrozzeria di una Ami 6 Break per camuffare la meccanica da destinare alla nuova vettura. Per ottenere una maggior fluidità di marcia, senza quelle vibrazioni tipiche dei motori boxer dell’epoca, si ottimizzarono alcune caratteristiche del motore stesso, ma ciò ebbe dei riscontri negativi sul fronte dei consumi. Per arginare tale fenomeno, si scelse perciò di ottimizzare l’aerodinamica del corpo vettura, ottenendo alla fine una carrozzeria assai profilata, specie per gli standard dell’epoca, linea caratterizzata da un Cx pari a 0.30. La fase di genesi della GS ha visto anche l’ausilio del computer, all’epoca uno strumento assai avveniristico ed utilizzato solo in pochissimi campi.

citroen gs

La Citroen GS esordì il 24 agosto 1970 come auto di classe media, inserendosi in gamma tra la Ami 8, nel frattempo chiamata a sostituire la Ami 6, e le gemelle ID/DS.

Uno dei motivi di maggior scalpore della Citroen GS al suo esordio fu da ricercarsi sicuramente nella sua linea molto aerodinamica, firmata da Robert Opron. In realtà, il designer francese si ispirò parecchio anche ai lavori di Pininfarina per conto della BMC, che nel 1967 aveva incaricato l’atelier torinese di disegnare una carrozzeria profilata per la sua nuova berlina. I disegni di Pininfarina, poi scartati dalla BMC, influenzarono molto la direzione stilistica che Opron avrebbe preso per il nuovo modello.

citroen gs
Il frontale della Citroen GS era caratterizzato da grandi gruppi ottici di forma pentagonale irregolare, alla base dei quali si trovavano le luci di posizione e gli indicatori di direzione. Tali gruppi ottici erano leggermente sporgenti nella zona superiore, cosicché il cofano motore presentava due gibbosità nell’estremità anteriore, in modo da poter ricoprire i fari stessi. Tale soluzione fu voluta per rendere più particolare il disegno del frontale. Notevole per l’epoca era anche il disegno delle superfici vetrate laterali, a tre luci, con quella posteriore di forma triangolare, data la profilatura del padiglione. La coda tronca proponeva gruppi ottici a forma di spicchio ed un ampio lunotto che consentiva tra l’altro una buona visibilità. L’assenza di un portellone, però, ne penalizzava la praticità.

citroen gs L’abitacolo della GS era piuttosto accogliente e la plancia era anch’essa tipica, nello stile, delle Citroën prodotte a partire dal dopoguerra in poi, anche se nel caso della GS il tutto era stato ovviamente modernizzato. Rimanevano comunque chicche come il volante monorazza, più alcune novità veramente degne di nota, come il freno a mano posto nella plancia e soprattutto il tachimetro sistemato all’interno di una finestrella tonda dietro la quale ruota un tamburo su cui sono scritti i valori di velocità che via via vengono raggiunti. Ed ancora, il cruscotto recava il contagiri dal particolare disegno a boomerang.

citroen gs

Struttura, meccanica e motore

L’originalità e l’avanguardia tecnica tipiche della marca erano presenti a piene mani anche nella GS. A parte l’architettura meccanica della vettura, del tipo “tutto avanti” (motore anteriore longitudinale e trazione anteriore), già adottata da decenni dalla Citroën, l’ormai ampiamente collaudata struttura monoscocca, presente anche nel caso della GS, incorporava soluzioni già testate dalla Casa francese. Le celebri sospensioni idropneumatiche (come sulla DS), il motore boxer raffreddato ad aria, i quattro dischi furono senza dubbio i contenuti tecnici di maggior rilievo.

citroen gs

Tra i pregi della GS c’era senz’altro quello di aver reso accessibile ad una fetta più vasta di pubblico il sistema di sospensioni idropneumatiche (di tipo indipendente e con bracci oscillanti), basato su un circuito idraulico (comune anche ai freni ed alla trasmissione), al capo del quale stavano 4 sfere (una per ruota) riempite per metà di olio lubrificante e per metà di gas. Il circuito era mandato in pressione da una pompa collegata al motore, variando la portata della quale si poteva indurire o ammorbidire l’assetto, alzare o abbassare la vettura. Grazie a queste caratteristiche, la GS poteva, inoltre, viaggiare anche su 3 ruote.
Al suo debutto, la GS era equipaggiata con un motore a 4 cilindri contrapposti, raffreddato ad aria, della cilindrata di 1015 cm³. Tale livello di cilindrata venne espressamente fissato per contenere la potenza fiscale in Francia della vettura entro i 6CV.

citroen gs

L’evoluzione

Al momento della presentazione la GS era disponibile nella sola versione berlina a 4 porte, mentre gli allestimenti disponibili erano due: Comfort e Club. Quest’ultimo era leggermente più lussuoso, poiché nella dotazione comprendeva anche i fari allo iodio, il cruscotto con illuminazione regolabile, l’orologio, il contagiri, i sedili anteriori con schienale completamente abbattibile e due luci di retromarcia. Lo stabilimento in cui fu avviata la produzione fu quello di Rennes, nella Francia settentrionale. B0146

Comoda, spaziosa, dotata di una tenuta di strada eccellente, e tecnologicamente all’avanguardia, la GS aveva una sola pecca: mancava di elasticità a causa della piccola cilindrata. Ebbe, comunque, un grande successo, sia di pubblico che di critica, tanto da ricevere, alla fine del 1970, l’ambito titolo di Auto dell’anno.

citroen gs

Testo tratto e modificato: https://it.wikipedia.org/wiki/Citroën_GS

Chiunque vanti titoli sulle foto di questo articolo mi contatti subito per la loro immediata rimozione

Per contattare l’amministratore di questo sito invia una mail a: [email protected]

Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo