BMW Z1 – (1988/1991) – Germania

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Il dispositivo unico apertura porte – Clicca Sopra

BMW Z1

La BMW Z1 è un’automobile roadster (definibile altrimenti come spider) prodotta dalla casa tedesca BMW dal luglio 1988 al giugno 1991in soli 8.000 esemplari. 

La prima presentazione alla stampa della Z1 avvenne nel 1986 mentre la presentazione ufficiale avvenne al salone dell’automobile di Francoforte del 1987. La maggior parte degli esemplari prodotti venne venduta sul territorio tedesco con l’Italia come primo paese di esportazione. Dopo l’arresto della produzione nel 1991 la BMW non ebbe più alcun modello specifico di spyder in catalogo fino alla presentazione della Z3 avvenuta nel 1995.

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BMW Z1 il prototipo del 1985

La BMW Z1 fu disegnata in un periodo di oltre tre anni nel settore BMW Technik GmbH. Lo sviluppo della vettura è globalmente attribuito al Dr. Ulrich Bez e ai suoi collaboratori (Alexander Pregl, Rudolf Müller, Lutz Janssen, Wolf-Henryk Menke, Dieter Schaffner, Klaus Faust, Sabine Zemelka e Stephan Stark). La direzione del progetto fu però affidata al Dr. Klaus Faust quando Bez, nell’ottobre 1988, lasciò la BMW per trasferirsi alla Porsche.

La Z1 è oltretutto la prima della serie Z (iniziale della parola Zukunft, che in tedesco significa futuro) della BMW, serie caratterizzata da stile e prestazioni sportive e da un’impostazione di roadster esclusivamente a due posti, a cui appartengono anche la Z3, la Z4 e la Z8.

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Caratteristich tecniche

Lo studio aerodinamico fu molto approfondito con il risultato che l’auto presentava un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,36 cx a tetto chiuso e di 0,43 cx a tetto aperto. Sempre per ottenere leggerezza, alte prestazioni e innovazione molte parti della vettura sono state realizzate in materiali plastici particolari e sono stati progettati per essere sostituiti con molta celerità. Infine, oltre al particolare meccanismo di ritrazione delle portiere, la BMW Z1 è stata una delle prime automobili ad aver utilizzato tecnologie e innovazioni come i fari lenticolari e i roll-bar integrati con il design della vettura.

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Ma la grande particolarità di questa automobile è la futuristica ritrazione degli sportelli laterali verso il basso, i quali, tramite motori elettrici, scendono verticalmente scomparendo nella carrozzeria. L’operazione è ulteriormente perfezionata con la ritrazione automatica dei cristalli all’interno delle portiere stesse.

Motorizzazione

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L’unico motore disponibile è un sei cilindri in linea, 12 valvole, da 2.5 l (2.494 cc) capace di erogare 170 cv (127 kW) a 5.800 rpm. È direttamente derivato da quello utilizzato sulla 325i, come del resto lo è il cambio.

Le prestazioni dichiarate per il modello erano di una velocità massima di 225 km/h e una accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi.

Versione speciale Alpina (RLE)

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BMW Z1 Limited Edition Alpina

Degli 8000 esemplari realizzati, 66 sono stati allestiti da Alpina e denominati Z1 RLE (Roadster Limited Edition).

Ognuno di questi esemplari presenta una targhetta identificativa del numero di esemplare ed un motore con cubatura portata a 2.7 l e 204 cv, e velocità massima incrementata a 228 km/h.

Oltre alla targhetta identificativa, le Z1 Alpina variavano per lo scarico sdoppiato, volante e pomello specifici e i tipici adesivi Alpina in color oro sulle fiancate. B0193

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BMW Z1 gli interni


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Prototipo BMW Z1 coupé del 1991 mai entrato in produzione

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