La Iguana è stata una concept car prodotta dall’Alfa Romeo nel 1969.
Alfa Romeo Iguana – Contesto
Coperto di squame come il rettile da cui prese il nome la vettura venne inizialmente presentata in maniera ufficiosa allo Sport Car Show di Monza e in maniera ufficiale al Salone dell’automobile di Torino nel 1969. Essa fu il primo modello Alfa Romeo progettato da Giugiaro (come azienda di progettazione indipendente), ed ara basata sulla Tipo 33. Sebbene non ebbe esito produttivo questa vettura gettò le basi estetiche, di concezione dei volumi e soprattutto di tecnologia applicata alla carrozzeria della più nota ai più DeLorean DMC-12.
Tecnica
La carrozzeria era di tipo coupé e presentava un telaio di tipo tubolare costituito da tra tubi imbullonati tra di loro. La maggior parte della carrozzeria, disegnata da Franco Scaglione, è stata realizzata in alluminio, mentre alcune parti sono state realizzate in acciaio per aumentare la rigidità complessiva. Il serbatoio del carburante era in gomma. La linea con il muso spiovente anticipa nelle linee generali, nell’andamento della finestratura e nella definizione del posteriore elementi che verranno ripresi da altre auto, in primins l’Alfetta GT anch’essa opera di Giugiaro. L’andamento sinuoso della linea di cintura si raccordava posteriormente con la coda, contrassegnata da un ampio alettone regolabile elettricamente e dal lunotto, che componeva con il parabrezza e il tetto trasparente una sorta di cupola a vetratura integrale.
La Iguana possedeva un motore V8 in alluminio da 1.998 cm3 di cilindrata, che erogava 230 CV di potenza a 8.000 giri al minuto. Tale potenza era stata così predisposta per ragioni di affidabilità, in quanto si sarebbero potuti ottenere 270 CV. Si trattava del primo motore V8 della casa del biscione. Tale propulsore, che poteva spingere la vettura a 260 km/h, era abbinato ad un sistema di iniezione del carburante Spica e ad un cambio Colotti a sei rapporti. Le sospensioni erano a doppi bracci trasversali sui quattro angoli. L’impianto frenante era costituito da freni a disco inseriti dietro cerchioni in alluminio della Campagnolo. B0382