TRIUMPH TR7 – (1975/1981) – Gran Bretagna

Triumph TR7

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Triumph TR7

La TR7 (sigla di Triumph Roadster 7) è stata un’autovettura prodotta dalla Triumph dal 1975 al 1981. La versione della TR7 con motore più potente, nota come TR8, è stata invece prodotta dal 1978 al 1981.

Assemblata inizialmente a Liverpool, la produzione si spostò a Coventry nel 1978 ed a Solihull nel 1980. Il modello è stato lanciato negli Stati Uniti nel gennaio del 1975, mentre sul mercato britannico debuttò nel maggio del 1976.

Triumph TR7

Questo ritardo fu dovuto alla forte richiesta di Triumph TR7 dal mercato statunitense. La TR7 apparteneva alla categoria delle vetture sport. La sicurezza era molto curata, con una robusta struttura scatolata che rinforzava i montanti del tetto e la scocca (di tipo portante, integrata nel telaio) a deformazione controllata.

Triumph TR7

A metà degli anni settanta la British Leyland (di cui faceva parte la Triumph, raggruppata con Rover e Jaguar nella Special Division), avviò la progettazione di una sportiva totalmente nuova in grado di sostituire al contempo le MG B e le Triumph TR6. La linea della nuova vettura venne realizzata dallo stilista Harris Mann dello studio “Longbridge”.

Triumph TR7La crescente attenzione per la sicurezza, la congiuntura poco favorevole alle vetture sportive e la crisi finanziaria della BL, suggerirono di limitare lo sviluppo alla sola versione coupé a 2 posti. Se la meccanica non concedeva molto alle novità (a parte la sospensione posteriore a ruote indipendenti con doppi bracci), la linea era totalmente nuova e originale ed anche gli interni erano molto moderni, sebbene privi di qualsiasi riferimento alla tradizione Triumph, per questo la TR7 non viene considerata dagli appassionati appartenente alla gloriosa dinastia delle Triumph Roadster, poiché troppo è il distacco con le linee e gli interni classici.

Triumph TR7

Caratteristiche tecniche

La TR7 era caratterizzata da una forma a cuneo. La linea fu disegnata da Harris Mann, che progettò anche la simile Leyland Princess. La TR7 aveva installato un motore a quattro cilindri in linea da 1.998 cm³ di cilindrata e distribuzione monoalbero che erogava 105 CV di potenza (92 CV negli Stati Uniti). Questo propulsore, che era dotato di due valvole per cilindro, derivava da quello installato sulla Triumph Dolomite ed era montato anteriormente.

Triumph TR7

La trazione era posteriore ed il cambio era manuale a quattro rapporti (la quinta marcia era però opzionale) oppure automatico a tre velocità. Le sospensioni erano a molle elicoidali. Erano installate, sia all’avantreno che al retrotreno, delle barre antirollio. I freni anteriori erano a disco, mentre quelli posteriori erano a tamburo. Ci fu l’intenzione di usare, sulla TR7, il motore a 16 valvole della Dolomite Sprint, ma l’idea non ebbe seguito.

Triumph TR7

La TR7 fu proposta con carrozzeria roadster due porte e coupé due porte. All’inizio del 1979 venne introdotta la versione cabriolet, e nel 1980 la versione spyder.

La linea

Triumph TR7

Ma il punto debole della TR7 (questo il nome della vettura, nonostante fosse una coupé), era la linea: originale ma poco riuscita, con quel tetto che sembrava posticcio (sembrava quasi un hard top) e quel montante posteriore verticale e rivestito in plastica nera. Quando la vide, per la prima volta al salone dell’automobile di Ginevra del 1975, Giorgetto Giugiaro, in visita allo stand Triumph, non voleva credere fosse un modello definitivo da produrre in serie.

Triumph TR7
Triumph TR7 Lynx

La produzione, invece, partì davvero nel 1976, ma la vettura non ebbe il successo sperato. Per correre ai ripari venne approntata una versione “Estate” ed un coupé quattro posti denominato “Linx”. Entrambe le versioni si fermarono allo stadio di prototipo definitivo, senza raggiungere la produzione di serie. Della “TR7 Estate” vennero costruiti alcuni esemplari dal carrozziere Crayford. L’ultimo “esperimento” fu di affidare un nuovo progetto a Giovanni Michelotti, il quale approntò la “TR7 Broadside”, un Coupé 4 posti di piglio particolarmente sportivo e linea cuneiforme. In fase di realizzazione del prototipo, il bozzetto originale venne talmente stravolto da risultare irriconoscibile e, sostanzialmente, impresentabile.

Triumph TR7
Triumph TR7 Broadside

Come amava ripetere il grande stilista, “il cammello è la forma assunta dal cavallo dopo la riunione dei direttori“. Egualmente infruttuoso si rivelò il tentativo di rilanciare il modello con l’introduzione della TR8 versione con motore più potente il V8 Rover da 3.528 cm³ di cilindrata che erogava 135 CV.

Della TR7, vennero prodotti 112.368 esemplari con tettuccio rigido e 28.864 modelli con carrozzeria aperta. Della TR8 furono invece assemblati 2.497 esemplari

Quando nel 1979 venne presentata la versione spyder, molti pensarono ad un pronto riscatto del modello: eliminato quell’orrendo tetto la vettura risultava elegante e moderna. Tuttavia quando venne avviata la commercializzazione in Europa (marzo 1980) era troppo tardi e anche la bella TR7 Roadster, non ebbe il successo sperato. B0114

Triumph TR7
Triumph TR8

Spunti tratti da: https://it.wikipedia.org/wiki/Triumph_TR7_e_TR8

Articolo in collaborazione con: http://www.curiosando708090.altervista.org

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