Rumi 125 sport
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Rumi 125 Sport
Nell’Italia del dopoguerra numerosi rami dell’industria, in particolare quella aeronautica e quella militare, si convertirono e la penuria di mezzi di trasporto associata allo scarso potere d’acquisto orientò molto naturalmente questa riconversione verso le due ruote motorizzate.
Così, marche come la Innocenti, la Aermacchi, la Piaggio, la Rumi e molte altre si avvicinarono alla moto con quello spirito nuovo, senza l’ostacolo di stabilimenti rigidi e obsoleti e crearono modelli originalissimi che diedero una sferzata alla tecnica e alla fama dell’industria italiana.
Dalla fonderia alle competizioni
La Rumi, di Bergamo, specializzata nei lavori di fonderia per la Marina, approda alla moto nel 1949 e concentra la sua produzione su un motore originalissimo; una 125 cc. a 2 tempi e 2 cilindri orizzontali. Equipaggerà il famoso scooter Formichino, ma anche la prima vera moto della Rumi, una 125 cc. subito prodotta nelle versioni sportiva e da corsa, la “Junior” della fine degli anni cinquanta.
La “Sport” a un solo carburatore del 1953 dichiarava 7,2 CV a 6500 giri e 100 Km/h, mentre la “Super Sport” a 2 carburatori dichiarava 9 CV e 120 Km/h. ( 4lug17 )