Presentazione di una Corsaro Regolarità – Clicca Sopra
Moto Morini Corsaro Regolarità
L’inizio degli anni Sessanta vide anche la nascita di una versione da Regolarità del Corsaro. La prima versione (1962) era poco più di una scrambler, e si dovette attendere il Salone di Milano 1965 per un modello più specialistico, con telaio a doppia culla chiusa e sospensioni migliori. Il Corsaro Regolarità così rivisitato ottenne diversi successi sportivi nella stagione 1966 (vittoria di categoria alla Valli Bergamasche e medaglia d’oro alla Sei Giorni), anno in cui all’originaria versione 125 fu affiancata anche una 150 cm³.
L’anno successivo il modello venne totalmente modificato: nuovo il telaio (un monotrave superiore con doppia culla chiusa rialzata), le sovrastrutture e rivisto il motore, disponibile in tre cilindrate (100, 125 e 150). Con queste modifiche le Morini pilotate da Edoardo Dossena, Giovanni Collina e Giuseppe Gritti vinsero il Campionato Italiano nelle classi 100, 125 e Oltre 125, ottenendo anche quattro medaglie d’oro alla Sei Giorni. Per il 1968 il motore 150 venne leggermente maggiorato (da 142,6 a 153,2 cm³) grazie all’aumento della corsa da 54 a 58 mm. In quest’anno il Corsaro vinse il titolo italiano della 100 con Pierluigi Rottigni e della 125 con Collina, oltre a sette medaglie d’Oro alla Sei Giorni di San Pellegrino Terme.
La Sei Giorni bergamasca mostrò i limiti del Corsaro Regolarità, surclassato nelle prestazioni dalle due tempi austriache e tedesche. Nel 1969 la Morini presentò la nuova versione della sua Regolarità, con telaio irrobustito, cambio a 5 rapporti e una nuova estetica. Questa versione ottenne, nel biennio 1969-70, quattro titoli italiani con Giuseppe Signorelli, Alessandro Gritti e Fausto Oldrati.
Nel 1971 la Morini, al fine di contrastare ulteriormente la sempre più pressante concorrenza duetempistica, rivedette di nuovo il Corsaro Regolarità: telaio Verlicchi alleggerito, sospensioni Marzocchi, ruota anteriore da 21″. Esce di produzione il motore da 100 cm³, mentre il 150 viene ulteriormente maggiorato (si passa a 163,9 cm³, aumentando l’alesaggio a 60 mm).
Per il solo impiego agonistico Franco Lambertini progettò una nuova termica con camera di scoppio nel pistone e testa piatta. Con questo accorgimento si guadagnarono 2 CV e migliorarono la coppia e il tiro ai bassi regimi. Alessandro Gritti vinse con la nuova termica la Valli Bergamasche ’71.
Il 1972 fu l’ultimo anno di produzione del Corsaro Regolarità; per ritrovare una fuoristrada marchiata Morini si dovrà attendere il 1981, anno di entrata in commercio della Camel, spinta dal 500 bicilindrico a V progettato da Lambertini.
Caratteristiche tecniche – Moto Morini Corsaro Regolarità 125 – 1969
Dimensioni e pesi | |||||
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Ingombri (lungh.×largh.×alt.) | 1980 × 780 × 1075 mm | ||||
Altezze | Sella: 820 mm – Minima da terra: 220 mm | ||||
Interasse: 1315 mm | Massa a vuoto: 100 kg | Serbatoio: 10 l | |||
Meccanica | |||||
Tipo motore: monocilindrico 4 tempi leggermente inclinato in avanti | Raffreddamento: ad aria | ||||
Cilindrata | 123,08 cm3 (Alesaggio 56 x Corsa 50 mm) | ||||
Distribuzione: aste e bilancieri | Alimentazione: un carburatore Dell’Orto UBF 20 BS | ||||
Potenza: 11,5 CV a 9800 giri/min | Coppia: | Rapporto di compressione: 10:1 | |||
Frizione: multidisco a bagno d’olio | Cambio: 5 marce in blocco con ingranaggi sempre in presa, comando a pedale con leva singola sulla destra | ||||
Accensione | a volano magnete alternatore | ||||
Trasmissione | primaria a ingranaggi elicoidali, finale a catena | ||||
Avviamento | a pedale | ||||
Ciclistica | |||||
Telaio | doppia culla chiusa in tubi d’acciaio al Cr-Mo | ||||
Sospensioni | Anteriore: forcella teleidraulica / Posteriore: forcellone oscillante con due ammortizzatori teleidraulici | ||||
Freni | Anteriore: tamburo centrale, diametro 135 mm / Posteriore: tamburo laterale, diametro 150 mm | ||||
Pneumatici | anteriore 2.50-19″, posteriore 3.50-18″ | ||||
Prestazioni dichiarate | |||||
Velocità massima | 102 km/h | ||||
Fonte dei dati: Motociclismo d’Epoca 10/2002, pag. 39 ( 3giu16 ) |
Ciao, bella presentazione di una moto favolosa. Ho avuto per qualche anno la versione 165 cc. Mi sono divertito moltissimo, molto meglio delle due tempi. Indistruttibile e comoda da guidare.
Saluti