Mondial 125 Monoalbero
Il rombo di una 125 Monoalbero – Clicca Sopra
La FB Mondial 125 Tipo Competizione, meglio nota come Mondial 125 Monoalbero, è una motocicletta sportiva costruita dalla casa bolognese FB Mondial, in piccola serie, dal 1952 al 1954
Dopo aver conquistati i campionati mondiali di velocità del 1949, 1950 e 1951, nella classe 125, la FB Mondial mise in produzione di serie le 125 “Sport” e “Super Sport” che, nonostante il prezzo sostenuto, ottennero un buon successo di vendite sul mercato nazionale, da sempre sensibile agli allori sportivi.
Forte ed insistente era anche la pressione dei piloti privati, italiani ed esteri, per la realizzazione di una macchina, della medesima cilindrata, che potesse essere impiegata nell’attività sportiva e, particolarmente, nell’allora frequentatissima “Categoria Sport”.
Nell’intento di finanziare, con i proventi, parte delle ingenti spese necessarie per il reparto corse e, nondimeno, di ottenere un forte ritorno d’immagine dalla miriade di gare affollate di piloti privati che, in quegli anni, si svolgevano in tutta Europa, la Mondial decise di avviare la produzione in piccola serie del modello “Competizione Cliente” da 1/8 di litro.
Mondial 125 Monoalbero – La moto
La FB Mondial 125 Monoalbero venne presentata, nel gennaio 1952, al XXIV Salone del motociclo di Milano, polarizzando l’attenzione degli appassionati. Nel comunicato stampa, dal tono quasi sprezzante nei confronti della concorrenza, la moto era definita come “la più veloce 125 c.c. in vendita sul mercato mondiale”, aggiungendo che veniva offerta con “velocità minima garantita e documentabile al momento stesso della consegna, a differenza degli usi generalizzati in questo campo”.
Direttamente derivata dalla “125 Bialbero” da GP, la “125 Monoalbero” ne conserva integralmente la parte telaistica, limitando le modifica al motore e, in particolare, al sistema di distribuzione che venne semplificato mediante l’allocazione di un solo albero a camme.
Nonostante l’impoverimento tecnologico, il motore della “125 Monoalbero” viene considerato dagli esperti, un vero capolavoro della meccanica, merito del reparto corse FB Mondial, popolato da celebri motoristi del calibro di Nerio Biavati, Dino Gilli e Omer Melotti.
Ogni particolare era studiato per l’attività agonistica, iniziando dai comandi a pedale fortemente arretrati, per finire alla nicchia ricavata nella parte superiore del serbatoio che consentiva al pilota di appoggiare il mento, allo scopo di assumere la posizione più aerodinamica possibile.
Qualche critica venne sollevata nei confronti della rigidità del telaio, considerato non all’altezza del propulsore.
In ogni caso, i pochi esemplari prodotti andarono letteralmente a ruba, ordinati e lungamente attesi dai piloti di tutta Europa che, nel triennio di produzione, seppero mettere a frutto le doti sportive della macchina, mietendo una serie impressionante di vittorie e confermando pienamente le iniziali dichiarazioni della casa costruttrice.
Per contro, occorre dire che, in gare di lunga durata, la “125 Monoalbero” rivelò numerose fragilità di motore e telaio, tipiche d’una macchina concepita più per le corse che per l’uso stradale.
A richiesta, il modello veniva consegnato anche in versione “circuito“, ovvero privo dell’impianto di illuminazione e del dispositivo di avviamento a pedivella, invece obbligatori per le corse su strada.
I dati dell’azienda sono andati perduti, ma si stima che per FB Mondial 125 Monoalbero Tipo Competizione, sia in versione “circuito” che in versione “strada”, la produzione abbia di poco superato il centinaio di esemplari.
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Testo tratto e modificato: https://it.wikipedia.org/wiki/Mondial_125_Monoalbero
Articolo in collaborazione con: http://curiosando708090.altervista.org