MASERATI QUATTROPORTE – (1963/1969) – Italia

MASERATI QUATTROPORTE

maserati quattroporte degli anni 60

Una Maserati Quattroporte prima serie del 1965 – Clicca Sopra

Maserati Quattroporte 

La Maserati Tipo 107, meglio nota con il nome commerciale di Maserati Quattroporte , è una berlina sportiva prodotta dalla casa automobilistica italiana Maserati tra il 1963 e il 1970. 

Agli inizi degli anni sessanta l’offerta di berline ad alte prestazioni era ridotta a pochissimi modelli prodotti da Lancia, Jaguar e Mercedes-Benz.

L’ottimismo derivante dalla forte ripresa economica lasciava supporre un rapido sviluppo per il mercato delle auto di lusso, anche confermato dalle sostenute vendite di “super sportive” che vedevano primeggiare le case italiane Ferrari e Maserati.

La Maserati Quattroporte che fu di Alberto Sordi

Sulla base di queste previsioni ed ispirata da un’idea del giornalista sportivo Gino Rancati, la dirigenza della Maserati, al tempo assunta dalla famiglia Orsi, decise di mettere in cantiere la costruzione di una berlina ad alte prestazioni e, novità assoluta, dalle caratteristiche particolarmente grintose, dando così vita al concetto di “berlina sportiva” che, nell’immediato futuro, avrebbe avuto grande seguito e successo.

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La vettura fu presentata al Salone dell’automobile di Torino nell’autunno del 1963, riscontrando uno strepitoso successo. La linea elegante, le imponenti dimensioni, le finiture lussuose, le soluzioni tecniche d’avanguardia e le notevoli prestazioni della Maserati Quattroporte ne fecero un subitaneo oggetto del desiderio per la classe sociale più abbiente.

Il successo colse impreparata la dirigenza Maserati che aveva dato corso al progetto “107” come operazione d’immagine e, prudentemente, aveva impostato la linea produttiva per costruire un solo esemplare al giorno.

Nonostante l’astronomico prezzo di 6.230.000 lire su strada, pari al costo di 13 Fiat 500, gli esponenti del jet set fecero a gara per accaparrarsi la vettura. Tra i politici, Ranieri di Monaco e l’Aga Khan, che ne acquistò addirittura due, ed il segretario del PCUS Leonid Breznev, cui venne donata dalla direzione del PCI, nel 1968.

Maserati Quattroporte Series II (I) 1966–69
Maserati Quattroporte seconda serie 1966/1969

Oltre che nel mondo imprenditoriale, ben rappresentato da Raoul Gardini, ebbe particolare successo anche nel mondo dello sport e dello spettacolo. Numerosi gli acquirenti celebri, come Nino Benvenuti, Nils Liedholm, Carlo Bergonzi, Sergio Leone, Marcello Mastroianni, Virna Lisi e Peter Ustinov, che mai volle separarsi dal suo esemplare color visone, conducendolo personalmente anche negli ultimi anni di vita. Alberto Sordi, giusto per non smentire la sua fama di “economo” e vista l’impossibilità di ottenere uno sconto, si accordò con Omer Orsi per un comodo pagamento rateale. Recentemente, il modello 1965 di Alberto Sordi è stato rinvenuto e totalmente restaurato a cura della famiglia Orsi.

maserati quattroporte seconda serie profilo
Maserati Quattroporte II serie 1968

La formula vincente nasce dalla fusione di concetti per certi versi antitetici: auto di rappresentanza da un lato, vettura granturismo dall’altro. La linea della Quattroporte è firmata da Pietro Frua, che parte da una 5000 GT realizzata per l’Agì Khan. Le dimensioni sono imponenti e colpisce, soprattutto, l’enorme superficie vetrata, che trasforma l’interno in un salotto panoramico. Caratteristica saliente sono i cristalli laterali bombati, con il comando elettrico Ducellier. L’equipaggiamento non è da meno con la selleria in pelle Connoly, condizionatore, autoradio Becker Mexico, volante regolabile assialmente e strumentazione completa da vera granturismo.

Ottimo il confort di marcia sia per rumorosità contenuta che per la morbidezza delle sospensioni mentre la sua tenuta di strada è senz’altro più che buona e, a velocità superiore ai 200 Km/h, non si ha nessuna sensazione di insicurezza.

maserati_quattroporte_interni_seconda_serie_1966

Caratteristiche tecniche – Maserati Quattroporte 4.2 del 1963

Configurazione
Carrozzeria: berlina Posizione motore: anteriore longitudinale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Posti totali: Bagagliaio: Serbatoio: doppio da 120 lt
Masse a vuoto: 1.650 kg
Meccanica
Tipo motore: 8 cilindri a V ciclo Otto, quadro Cilindrata: (Alesaggio x corsa = 88 x 85 mm) 4.136 cm³
Distribuzione: a 2 valvole, interne di d’aspirazione ed esterne di scarico, con quadruplo albero a cammes Alimentazione:
Prestazioni motore Potenza: 290 CV SAE a 5.200 giri/min / Coppia: 45,1 mkg SAE a 4.000 giri/min
Frizione: monodisco a secco con comando idraulico Cambio: a 5 rapporti sincronizzati + RM con comando a leva centrale
Telaio
Corpo vettura carrozzeria autoportante in lamiera piegata con telaio anteriore ausiliario
Sospensioni anteriori: a ruote indipendenti, trapezi, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici telescopici / posteriori: ponte De Dion e ammortizzatori idraulici telescopici
Freni anteriori: a disco / posteriori: a disco, con doppio circuito e comando idraulico con doppio servofreno a depressione. Freno a mano sulle posteriori con comando meccanico
Pneumatici 210 x 15
Prestazioni dichiarate
Velocità: 230 km/h Accelerazione: 28,9 sec. sul km da fermo
Consumi a 80 km/h: 11,9 – a 120 km/h: 14,4 – a 220 km/h 29,1 lt/100 km B0342 

Maserati Quattroporte MkI vista posteriore

Testo tratto e modificato: https://it.wikipedia.org/wiki/Maserati_Quattroporte_(1963)

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