AUDI 200 – (1979/1990) – Germania

Audi 200

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Una sciata con una AUDI 200 Turbo – Clicca Sopra

L’Auto Union Audi 200 è un’autovettura prodotta tra il 1979 ed il 1984, in seguito denominata Audi 200 dal 1985 al 1990. La 200 altro non era che una versione più raffinata, per motori e allestimenti, della 100, rispetto alla quale differiva anche per alcuni particolari estetici (fanaleria, mascherina, cromature, cerchi). In pratica l’Audi fece un’operazione simile a quella compiuta, ad esempio, da Opel con Rekord e Commodore. Come variante superiore della 100, la 200 ne seguì in ogni caso l’evoluzione.

Audi 200 – Serie C2 (1979-1982)

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Nel 1979 venne presentata la prima serie della 200 denominata Typ 43, derivata dalla 100 C2 Rispetto alla 100 cambiavano i fari anteriori (doppi anziché singoli), la mascherina, i paraurti (con spoiler integrato) l’allestimento interno (più curato) e il motore. La 200 C2 era infatti mossa dalla versione turbocompressa del 5 cilindri il linea di 2144 cm³. La potenza toccava così i 170 cv, qualificandola come la trazione anteriore di serie più veloce del mondo. Esisteva poi una versione aspirata, denominata 5E anziché 5T, sempre di 2144 cm³ e con iniezione Bosch K-Jetronic e 136 CV di potenza che non era importata in Italia.

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Audi 200 – Serie C3 (1982-1990)

Col passaggio dalla 100 dalla serie C2typ 43 alla C3typ 44, anche la 200 segue gli stessi ammodernamenti della sorella minore. La formula era sempre la stessa: ritocchi estetici (fari, mascherina paraurti integrali e in tinta, allestimenti interni meglio rifiniti) e motore sovralimentato. La seconda serie venne commercializzata nell’agosto 1983, data usata per la contemporanea commercializzazione delle Audi 5000 (versione americana delle 100) e della 5000 CD (corrispondente della 200), che si differenziano dalle versioni europee che i paraurti più massicci, e i fari senza la carenatura in vetro proibita dalle leggi statunitensi.

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La nuova vettura va ad inserirsi al vertice della gamma Audi dell’epoca, la 200 si presenta come un’evoluzione della 100, presentata quasi un anno prima, da questa prende in toto il corpo vettura, lo schema meccanico, riservandosi delle lievi modifiche, limitate ad un frontale più elegante, ed una coda con un fascione in plastica che rappresenta la naturale estensione della fanaleria posteriore con al centro l’incavo dedicato al porta targa (scelta stilistica molto in voga negli anni ottanta soprattutto in America. I primi prototipi erano previsti con la targa spostata nel paraurti ed una unica fascia gialla e rossa).

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L’impianto frenante era dotato di 4 dischi autoventilati e ABS. Al momento del debutto la 200 adottava lo stesso 5 cilindri turbo della serie precedente, leggermente potenziato (182 CV). Nel 1983 debuttò la versione station wagon Avant, mentre nel 1984 la versione a trazione anteriorevenne affiancata dalla Quattro (berlina e Avant).

Al momento della presentazione e fino all’avvento della Lancia Thema 8.32, la 200 turbo è stata la trazione anteriore più veloce del mondo con 230 km/h dichiarati di punta massima (circa 225 effettivi nelle prove dell’epoca). Il primato precedente apparteneva alla Citroen SM.

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Dove la 200 si differenziava nettamente dalla sorella minore, erano gli interni, che rappresentavano un elogio al lusso, con una plancia specifica, caratterizzata da assemblaggi maniacali e molto curata per gli standard dell’epoca.

All’inizio del 1985 vennero introdotte le versioni a trazione integrale permanente “Quattro”, che riprendevano fedelmente il tradizionale schema introdotto dalla vettura che mieteva successi nei principali Rally.

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La trazione integrale utilizzata dall’Audi si basa sull’aggiunta di una presa di moto all’uscita del cambio, in corrispondenza del quale si trova il differenziale centrale da cui parte l’albero di trasmissione che porta il moto all’assale posteriore, qui vi è un terzo differenziale che ripartisce la coppia tra le due ruote. I differenziali centrale e posteriore, sono bloccabili tramite un selettore dalla plancia. Oltre alla trasmissione le “Quattro” montano in luogo dell’assale rigido un nuovo e sofisticato schema a quadrilateri deformabili, progettato con lo scopo di minimizzare gli ingombri derivanti dalla trasmissione. Inoltre a causa delle interferenze dovute al passaggio dell’albero di trasmissione le “Quattro” sono dotate di un diverso serbatoio, sagomato appositamente, lasciando inalterata la capacità di 80 Litri che garantiva, secondo la casa, una percorrenza di circa 700 – 1000 km alla 200 2.2 da 136 CV (100 kw).

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Nel 1987, grazie all’aumento della pressione del turbocompressore resa possibile dall’adozione dell’intercooler, la potenza del motore (passato da 2144 a 2226 cm³) crebbe a 200 CV. La versione a trazione anteriore uscì di listino e rimase solo la Quattro (berlina e Avant). Nel 1989, con l’adozione di un nuovo impianto di iniezione, la potenza salì a 220 CV, nonostante l’adozione della marmitta catalitica.

La prima modifica rilevante la 200 la ricevette nel 1988, la seconda avvenne nel 1989 quando l’intera produzione assunse le caratteristiche esterne dei modelli USA.

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La gamma ’88 è caratterizzata da una aerodinamica affinata, ottenuta incassando le maniglie a filo di carrozzeria, l’adozione di nuovi tergicristalli che non richiedono più l’apertura del cofano motore per essere ribaltati. B0269

L’Audi 200 si avvia verso la pensione che sopraggiunge nel corso del mese di novembre dell’anno 1990, quando viene sostituita dalla nuova 100, anche se nel mercato americano è rimasta in vendita per quasi tutto il 1991 con il nuovo (per gli americani) nome di 200 Sedan e 200 Avant.

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Testo tratto e modificato: https://it.wikipedia.org/wiki/Audi_200

Articolo in collaborazione con: http://curiosando708090.altervista.org

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