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L’Alfa Romeo Arna (acronimo di Alfa Romeo Nissan Auto) è una berlina di segmento C, costruita dalla casa milanese in collaborazione con la Nissan e prodotta dal 1983 al 1987.
Il contesto e l’accordo
Alla fine degli anni settanta l’Alfa Romeo, a quel tempo proprietà dell’IRI, decide di proporre una vettura di segmento C allo scopo di inserirsi nel settore di mercato originato nel 1974 dal debutto della Volkswagen Golf, cui il Gruppo Fiat aveva risposto contrapponendo, con qualche anno di ritardo, i modelli Fiat Ritmo e Lancia Delta.
Piuttosto che creare una vettura completamente nuova, operazione inattuabile per tempi e costi, la dirigenza Alfa decide di utilizzare, con alcune modifiche, le scocche di un’auto già in produzione, innestandovi la meccanica derivata dall’Alfasud. La scelta cade sul modello Pulsar/Cherry N10, lanciato in Giappone nel maggio 1978, ed in Europa (con il nome Cherry) nel marzo 1979, anche se in realtà le scocche utilizzate saranno chiaramente quelle della successiva Nissan Pulsar N12. commercializzata dal 1983.
A tal fine viene stilato un accordo di joint venture globale con la Nissan in base al quale fu costituita una nuova società con sede in Italia: la Alfa Romeo Nissan Automobili S.p.A. L’accordo di partnership, che viene firmato a Tokyo il 9 ottobre 1980
Alfa Romeo Arna – La produzione
La nuova unità produttiva viene sita in un apposito stabilimento costruito in tempi record a Pratola Serra, in provincia di Avellino, anche se parte del processo, relativo all’innesto della meccanica, viene terminato nello stablimento dell’Alfasud a Pomigliano d’Arco. La macchina definitiva sarà un’integrazione tecnica delle due vetture: carrozzeria, retrotreno, interni, plancia e sedili sono della Nissan, con qualche modifica minore. Il motore boxer 4 cilindri 1.2 da 63 cv, la trasmissione e l’avantreno sono quelli dell’Alfasud.
L’impressione degli addetti ai lavori e del pubblico non è positiva; il disegno della carrozzeria rimane infatti in larga parte quello decisamente convenzionale della Pulsar/Cherry, peraltro commercializzata in quegli stessi anni da Nissan sia in Europa sia in Oriente, con alcuni esemplari presenti già in Italia. Anche gli interni, per quanto razionali e moderni, sono identici alla versione giapponese, eccetto il volante e il pomello del cambio, quindi con nessuna somiglianza stilistica rispetto al resto della gamma Alfa. Gli sforzi dei progettisti italiani, volti a richiamare esteticamente il family feeling Alfa Romeo dei primi anni 1980, hanno potuto esprimersi solo in maniera alquanto limitata e mirata sulle fanalerie e sulla mascherina anteriore.
A complicare il quadro, a fronte dei ritardi del progetto Arna e alla necessità di garantire produzione allo stabilimento di Pomigliano d’Arco, la decisione della dirigenza Alfa Romeo di realizzare una nuova vettura su meccanica e pianale dell’Alfasud ma di segmento superiore, la Alfa 33, che fu presentata al salone di Ginevra 1983, cioè addirittura sei mesi prima dell’Arna, e uscirà sui mercati all’inizio del 1984, praticamente in contemporanea. Questo modello, più brillante ed esteticamente riuscito, mette immediatamente in ombra l’Arna, sottraendo alla Italo-nipponica molti eventuali clienti interessati.
Sul mercato, al momento del lancio l’Arna costa 9.980.000 lire per la versione L e 10.730.000 Lire per la SL. I numeri di vendita evidenziano subito uno scollamento fra quanto atteso e l’effettiva domanda. Nel 1984 – che si rivelerà l’anno di maggiore successo – solo 31.066 Arna verranno vendute, la metà di quanto stimato. Nel 1985 le auto immatricolate si fermeranno a 10.976. Quando, nel 1987, l’ultima Arna lascerà la catena di montaggio, sarebbero state assemblate 53.047 scocche, molte delle quali rimaste a lungo invendute.
La vettura
L’Arna è stata costruita nelle versioni L (3 porte) ed SL (5 porte) dotate della motorizzazione Alfasud base, ovvero del boxer 1.2 da 63 CV. A queste, si affiancava la versione sportiva TI (3 porte) che, motorizzata con il più potente 1.3 da 86 CV, raggiungeva facilmente velocità superiori a 170 km/h.
Versione | Anni di produzione |
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Arna L | dal 1983 al 1987 |
Arna SL | dal 1983 al 1987 |
Arna TI | dal 1984 al 1987 |
Dal punto di vista prettamente tecnico, l’Arna presentava alcune novità rispetto al passato: il motore boxer, collaudato e revisionato (aveva un cavallo in più della versione precedente) garantiva prestazioni brillanti soprattutto sulla versione TI, mentre le dimensioni e il bilanciamento dell’auto assicuravano una tenuta di strada molto al di sopra degli standard delle concorrenti; al contrario, il cambio risultava poco fluido. B0002